[29/03, 09:53] Sergio D’Ascenzo: Geremia 32:36-44
“darò loro uno stesso cuore, una stessa via, perché mi temano per sempre, per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di loro. …”
“[36] Ma ora, in seguito a tutto questo, così parla il Signore, Dio d’Israele, riguardo a questa città, della quale voi dite: “Essa è data in mano al re di Babilonia, per la spada, per la fame e per la peste”: [37] “Ecco, li raccoglierò da tutti i paesi dove li ho cacciati nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione; li farò tornare in questo luogo e ve li farò abitare al sicuro. [38] Essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio; [39] darò loro uno stesso cuore, una stessa via, perché mi temano per sempre, per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di loro. [40] Farò con loro un patto eterno, che non mi allontanerò più da loro per cessare di far loro del bene; metterò il mio timore nel loro cuore perché non si allontanino da me. [41] Metterò la mia gioia nel far loro del bene e li pianterò in questo paese con fedeltà, con tutto il mio cuore, con tutta l’anima mia”. [42] Poiché così parla il Signore: “Come ho fatto venire su questo popolo un gran male, così farò venire su di lui tutto il bene che gli prometto. [43] Si compreranno dei campi in questo paese del quale voi dite: ‘È desolato, non c’è più né uomo né bestia; è dato in mano ai Caldei’. [44] Si compreranno dei campi con denaro, se ne scriveranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni, nel paese di Beniamino e nei luoghi circostanti a Gerusalemme, nelle città di Giuda, nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città della regione meridionale; poiché io farò tornare quelli che sono deportati”, dice il Signore».
Come Geremia ci ha abituato, ecco che torna a manifestarsi la misericordia di Dio, nonostante sia il tempo dell’annuncio del Suo giudizio … No, Dio non dimentica i Suoi, non dimentica coloro che si convertono, che si vergognano del loro peccato, che si ravvedono e tornano a Lui, che Lo amano e Lo cercano, che Lo lodano …
Così, proprio nel bel mezzo del periodo della durissima esperienza dell’assedio e della prossima distruzione di Gerusalemme e di tutto il regno di Giuda da parte dei caldei …
Nonostante la confusione espressa da Geremia nella sua preghiera a Dio, il Signore annuncia con chiarezza le Sue promesse, la Sua misericordia verso il suo popolo, ovviamente per coloro, in mezzo a Giuda e in mezzo a Israele, che si sarebbero ravveduti …
Anche in questo caso le parole di Geremia acquistano un valore molto più ampio, più esteso di quello del tempo della loro realizzazione dopo i 70 anni di esilio, bel oltre il rientro fisico a Gerusalemme dei deportati sopravvissuti, del residuo fedele …
Appare evidente che le parole di Dio descrivono una promessa eterna, che va ben al di là della realizzazione temporale della ‘piccola’ storia di Isreale …
Sono parole profetiche che guardano al futuro, che parlano di un popolo che Dio avrebbe composto, messo insieme “per sempre”!
Come Geremia aveva già precedentemente accennato, Dio parla di un Suo intervento a livello personale, diretto, interiore, intimo nel cuore dei Suoi! Parla di un Suo lavoro fatto nel cuore … L’azione intima di Dio avrebbe suscitato un amore, un timore, un’unione speciale nel popolo … Effetti, quindi, che vengono dall’alto, un effetto benefico della Grazia di Dio … Dio inciderà il Suo timore nel loro cuore, sarà un effetto di un’efficacia definitiva, che produrrà il benessere del paese, la nascita di un nuovo popolo e in una prospettiva eterna …
Proprio come aveva fatto fare simbolicamente a Geremia, nonostante fosse il tempo della desolazione, dell’assedio alla città, dell’inizio della deportazione, quando gli aveva ordinato di fare una cosa assurda per quel periodo, cioè fare un acquisto a tutti gli effetti di un terreno dal suo cugino, seguendo tutte le norme legali del tempo …
Ebbene, quell’azione simbolica mostrava ora tangibilmente, nella profezia, che sarebbe successo ancora, secondo la promessa di Dio! Con quell’atto simbolico Dio prometteva che sarebbe tornato il tempo della normalità, in cui di nuovo si sarebbe fatto acquisti, ci si sarebbe rivolti – come la Legge stabiliva – alle persone competenti per fare atti di compravendita, ciò che in quel momento sembrava davvero assurdo, sarebbe successo ancora, sarebbe tornata la sospirata normalità …
Sì, arebbe tornato di nuovo il tempo in cui gli atti sarebbero stati registrati, si sarebbero richiesti testimoni e ogni cosa sarebbe tornata alla quotidianità del tempo della pace, la terra sarebbe tornata a fiorire esattamente secondo il progetto di Dio … Quel buon progetto che la loro malvagità, la loro folle idolatria, il loro peccato, la loro cattiveria … avevano portato alla rovina!
La misericordia di Dio non è mai stanca di manifestarsi, torna a prendersi cura di coloro che Gli appartengono e promette loro una prospettiva meravigliosa ed eterna, completamente opposti al disastro delle circostanze prodotte dalla malvagità umana …