[30/04, 08:59] Sergio D’Ascenzo: Geremia 46:13-20

“Non possono resistere, perché il Signore li abbatte …”

“[13] La parola che il Signore rivolse al profeta Geremia sulla venuta di Nabucodonosor, re di Babilonia, per colpire il paese d’Egitto. [14] «Annunciatelo in Egitto, banditelo a Migdol, banditelo a Nof e a Tapanes! Dite: “Àlzati, prepàrati, poiché la spada divora tutto ciò che ti circonda”. [15] Perché i tuoi prodi sono atterrati? Non possono resistere, perché il Signore li abbatte. [16] Egli ne fa vacillare molti; essi cadono l’uno sopra l’altro e dicono: “Andiamo, torniamo al nostro popolo e al nostro paese natìo, lontani dalla spada micidiale”. [17] Là essi gridano: “Il faraone, re d’Egitto, non è che un vano rumore, ha lasciato passare il tempo fissato”. [18] Com’è vero che io vivo», dice il re che si chiama il Signore degli eserciti, «il nemico verrà come un Tabor, fra le montagne, come un Carmelo che avanza sul mare. [19] O figlia che abiti l’Egitto, fa’ il tuo bagaglio per la deportazione! Poiché Nof diventerà una desolazione, sarà devastata, nessuno vi abiterà più. [20] L’Egitto è una giovenca bellissima, ma viene un tafano, viene dal settentrione.”.

Geremia continua ad annunciare in Egitto la fine di quella nazione … Dio aveva deciso che, proprio come aveva giudicato Giuda con la distruzione, la conquista caldea e l’esilio, così sarebbe stato anche per l’Egitto, dove lo stesso Geremia, con Baruc, era stato costretto ad andare con Ieconia e il gruppo dei superstiti …

Ciò che il profeta stava annunciando nella nazione che li ospitava era pericoloso, perché poteva fare arrabbiare molto quel popolo e perciò poteva subirne le conseguenze, eppure Geremia restava fedele al Signore, di cui era portavoce e continuava a diffondere le Sue parole, la Sua rivelazione …

No, non c’era modo di resistere all’avanzare di Nabucodonosor, ma non perché Egli e i suoi avessero super poteri, non perché i prodi egiziani fossero da meno dei caldei, ma perché Dio combatteva per loro, era Lui ad abbattere gli egiziani (15) e questo faceva una radicale differenza!

I prodi egiziani avrebbero provato paura, terrore, desiderando tornare alle loro case, perché avrebbero ricosciuto la fine del faraone, del loro ‘dio’, apparentemente invincibile, ma ora sopraffatto …

Dio, il solo vero Dio, l’Eterno degli eserciti, il Dio d’Israele lo aveva deciso e nessuno avrebbe potuto resistere al Suo giudizio, alla Sua volontà, neppure il grande Faraone!

L’Egitto, pur presentandosi come una giovane e forte giovenca, quando Dio decide di mandarle contro un potente ed efficace tafano, essa finisce per fare una brutta fine …

Questo è il messaggio che Geremia stava diffondendo parte di Dio!

Infatti, il solo vero Dio va preso sul serio, va riconosciuto e ubbidito, va amato e servito … Siamo chiamati a farlo l per noi stessi, per il nostro bene … non per farGli un favore o pensare di aggiungere qualcosa alla Sua gloria, ma per vivere nel Suo favore, sotto la Sua benedizione e guida, per godere il privilegio di essere parte della Sua famiglia!

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