[27/03, 10:13] Sergio D’Ascenzo: Geremia 32:16-25
“Tu hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per rendere a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni …”
“[16] Dopo che io ebbi consegnato l’atto d’acquisto a Baruc, figlio di Neria, pregai il Signore, dicendo: [17] «Ah, Signore, Dio! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e con il tuo braccio steso; non c’è nulla di troppo difficile per te. [18] Tu usi benevolenza verso mille generazioni e dai la retribuzione per l’iniquità dei padri ai figli, dopo di loro; tu sei Dio grande, potente, il cui nome è: Signore degli eserciti. [19] Tu sei grande in pensieri e potente in opere; hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per rendere a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni. [20] Tu hai fatto nel paese d’Egitto, in Israele e fra gli altri uomini, fino a questo giorno, miracoli e prodigi, ti sei acquistato un nome quale esso è oggi. [21] Tu conducesti il tuo popolo fuori dal paese d’Egitto con miracoli e prodigi, con mano potente e braccio steso, con gran terrore; [22] dèsti loro questo paese che avevi giurato ai loro padri di dar loro: un paese dove scorrono latte e miele. [23] Essi vi entrarono e ne presero possesso, ma non hanno ubbidito alla tua voce e non hanno camminato secondo la tua legge; tutto quello che avevi loro comandato di fare essi non l’hanno fatto, perciò tu hai riversato su di essi tutti questi mali. [24] Ecco, le opere d’assedio giungono fino alla città per prenderla; la città, vinta dalla spada, dalla fame e dalla peste, è data in mano ai Caldei che combattono contro di lei. Quello che tu hai detto è avvenuto, ed ecco, tu lo vedi. [25] Eppure, Signore, Dio, tu mi hai detto: “Còmprati con denaro il campo e chiama dei testimoni”, ma la città è data in mano ai Caldei».
Questa preghiera di Geremia, oltre sincera, fatta a cuore aperto davanti al Signore, non è un banale modo per lamentarsi o per resistere a ciò che Dio gli ha comandato di fare … Infatti aveva ubbidito, aveva comprato il terreno offertogli da suo cugino, aveva fatto registrare l’atto da Baruc …
Ma ora sente il bisogno di aprire il suo cuore davanti al Signore, senza vergogna della propria miseria, perché si sente smarrito …
Imparo una grande lezione da Geremia sulla preghiera, notando che gran parte di essa è un concentrarsi su Dio, riflettere sui Suoi attribuiti e sulle Sue opere … piuttosto che presentare una serie di richieste …
Signore, Dio … tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza … non c’è nulla di troppo difficile per te! (17)
Usi benevolenza per mille generazioni e punisci al massimo per due … sei il solo vero Dio, grande, potente, il Signore di tutti eserciti! (18)
Sei grande in pensieri e potente in opere; vedi tutti e rendi a ciascuno secondo le sue azioni! (19)
Hai fatto ovunque miracoli e prodigi, mostrando Chi sei … (20)
Ci liberasti dalla schiavitù con miracoli e prodigi, con potenza e creando gran terrore … (21)
Dèsti ai nostri i padri questa terra, dove scorrono latte e miele … (22)
Essi vi entrarono e ne godettero, ma non hanno ubbidito alla tua voce, né hanno camminato secondo la tua legge; non ti hanno ubbidito … perciò ora li stai punendo. (23)
Quello che hai stabilito è avvenuto e i Caldei combattono contro questa città per distruggerla … È successo esattamente quello che tu hai detto ed è sotto i tuoi occhi … (24)
Eppure, Signore, Dio, tu mi hai detto: “Còmprati con denaro il campo e chiama dei testimoni”, ma la città è data in mano ai Caldei». (25)
Signore, sono miserabile, piccolo… non capisco … So chi sei, so che sei onnipotente e giusto, eppure rimango smarrito perché non riesco a guardare così lontano quanto la Tua grandezza mi impone …
Io concluderei la preghiera di Geremia così: Signore, sono piccolo e miserabile, Ti ammiro e adoro, ma spesso non riesco a capire il Tuo agire immenso … Però mi fido di Te anche quando mi succede di non capire … Grazie che la mia miseria non Ti scoraggia e porti comunque avanti il Tuo glorioso piano!
