[27/02, 08:38] Sergio D’Ascenzo: Geremia 24:1-10

“Darò loro un cuore per conoscere me, che sono il Signore; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore …”

“[1] Il Signore mi fece vedere due canestri di fichi, posti davanti al tempio del Signore, dopo che Nabucodonosor, re di Babilonia, ebbe deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, i capi di Giuda, i falegnami e i fabbri. [2] Uno dei canestri conteneva dei fichi molto buoni, come sono i fichi primaticci, e l’altro canestro conteneva dei fichi molto cattivi, che non si potevano mangiare, tanto erano cattivi. [3] Il Signore mi disse: «Che vedi, Geremia?» Io risposi: «Dei fichi; quelli buoni, molto buoni, e quelli cattivi, molto cattivi, da non potersi mangiare, tanto sono cattivi». [4] La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: [5] «Così parla il Signore, Dio d’Israele: “Quali sono questi fichi buoni, tali saranno quelli di Giuda che ho mandati da questo luogo in esilio nel paese dei Caldei. Io li tratterò con riguardo, [6] metterò il mio occhio su di loro per il bene, li ricondurrò in questo paese, li stabilirò fermamente e non li distruggerò; li pianterò e non li sradicherò. [7] Darò loro un cuore per conoscere me, che sono il Signore; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore. [8] Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare, tanto sono cattivi, così”, dice il Signore, “io tratterò Sedechia, re di Giuda, e i suoi prìncipi e il residuo di quelli di Gerusalemme, quelli che sono rimasti in questo paese e quelli che abitano nel paese d’Egitto. [9] Farò in modo che siano agitati e maltrattati per tutti i regni della terra; diventeranno oggetto d’obbrobrio, di proverbio, di sarcasmo e di maledizione in tutti i luoghi dove li caccerò. [10] Manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, finché siano scomparsi dal suolo che avevo dato a loro e ai loro padri”».

Dopo una parte lunga e particolare dedicata al giudizio sui falsi profeti che ingannavano il popolo con le loro parole false e rassicuranti, che certamente non avevano ricevuto da Dio … giudizio che cadeva anche sui sacerdoti (probabilmente perché queste due figure più di altre avevano un ruolo importante nella formazione e nella guida del popolo) …
Il Signore Si rivelò ancora a Geremia e questa volta attraverso una chiara immagine, una similitudine (cioè quelle immagini che aiutano a trasmettere una verità a partire da essa. Cioè: Così come vedi …)

In questo caso l’immagine che avrebbe mostrato la verità che Dio gli stava rivelando … era quella semplice e chiara di due ceste di fichi, messe davanti al tempio di Gerusalemme.
Il contesto storico di questa immagine è quello subito dopo la deportazione a Babilonia del re di Giuda, dei suoi notabili e della parte più ‘interessante’ nel popolo conquistato per un conquistatore come Nabucodonosor, cioè gente particolarmente utile a produrre il bene della nazione dominante: falegnami e fabbri! (1)

Due canestri, ceste, di fichi: in uno fichi buonissimi, nell’altro cattivissimi, immaginabili … (2-3)

Tanto buoni, quindi belli, in ottime condizioni, saporiti, utili, gustosi … sono questi fichi buoni … così saranno quelli di Giuda che ho mandato in esilio nel paese dei Caldei, che hanno ascoltato la mia voce ed hanno accettato la mia volontà!
Infatti, Io li tratterò con riguardo, mi curerò di loro e del loro bene, fino al giorno che li riporterò a casa, in questa terra, per ristabilirli come una pianta ri-piantata e rigogliosa (4-6)

Che meravigliosa promessa per chi avrebbe accettato la volontà del Signore! Ma Dio va oltre nella descrizione della Sua benedizione su costoro …

Darò al loro cuore la capacità di avere con me una relazione intima e felice (ecco il senso di “conoscere’ in ebraico) (7) “saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore”!

Dio annuncia a Geremia per costoro la migliore delle condizioni, cioè approvati, accolti e benedetti da Dio …
È una promessa che arriva in un momento buio di deportazione ed esilio in terra straniera!
Infatti, avere fede, fidarsi di Dio è proprio questo: credere in Lui, fidarsi, anche nella situazione che appare la più nera, guardando oltre, ‘vedendo’ con fede ciò che è ancora invisibile ai nostri occhi!

Invece, la stessa fine che viene riservata a dei fichi cattivi, immangiabili, cadrà sugli altri. Così (8): “tratterò Sedechia, re di Giuda, e i suoi prìncipi e il residuo di quelli di Gerusalemme, quelli che sono rimasti in questo paese e quelli che abitano nel paese d’Egitto”!

Quindi, coloro che avevano preso in giro e maltrattato il profeta, che non avevano voluto ascoltare la voce di Dio attraverso di lui … sarebbero stati sbattuti a destra e a manca da Dio, maltratti fra i vari regni stranieri, oggetto di vergogna, di caricature, di sarcasmo, di maledizione … ovunque Dio li avrebbe mandati! Moriranno di “spada, fame, e peste, finché siano scomparsi dalla terra che avevo dato loro e ai loro padri.”!

Un giudizio terribile per gli ostinati nel peccato, per chi aveva voluto resistere a Dio, contrapporsi, per chi non aveva mai voluto fidarsi di Dio e sottomettersi alla Sua volontà!

Sì, un cuore che Dio cambia davvero è evidentemente convertito a Lui con tutto se stesso … È una lezione forte e chiara: voglio continuare a fidarmi di Dio, anche quando la situazione sembra la più nera possibile … A Lui non sfugge nulla e non abbandonerà i Suoi, mai!

Resta in contatto con noi !


Chiesa Evangelica Isola

Chiesa Evangelica Isola