Geremia 4:5-8
“Quando Dio ci smaschera, dobbiamo pentirci davvero, non nasconderci …”.
“[5] «Annunciate in Giuda, proclamate questo in Gerusalemme e dite: “Suonate le trombe nel paese”, gridate forte e dite: “Adunatevi ed entriamo nelle città fortificate!” [6] Alzate la bandiera verso Sion, cercate un rifugio, non vi fermate, perché io faccio venire dal settentrione una calamità, una grande rovina». [7] Un leone balza fuori dal folto bosco, un distruttore di nazioni si è messo in marcia, ha lasciato il suo luogo per ridurre il tuo paese in desolazione, al punto che le tue città saranno rovinate e prive di abitanti. [8] Perciò vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti, perché l’ira furente del Signore non si è distolta da noi.”.
Dopo le esortazioni a Giuda, ma anche Israele, a ravvedersi, dopo aver denunciato la loro ipocrisia, il falso pentimento, dopo aver ricordato l’Amore di Dio e il Suo desiderio del bene del popolo dimostrato nel corso della loro storia … Davanti alla loro ostinazione nel peccato, con le parole di Geremia si avvicina la minaccia del giudizio di Dio attraverso un popolo straniero, descritto in modo poetico, per immagini …
Avvisate tutti, provate a rifugiarvi nelle città fortificate, se volete, ma il giudizio di Dio, la rovina minacciata arriverà di certo! Da nord verrà: “una calamità, una gran rovina”!
Il Nemico che Dio stava per usare è descritto nel suo furore come: “Un leone balza fuori dal folto bosco, un distruttore di nazioni si è messo in marcia, ha lasciato il suo luogo per ridurre il tuo paese in desolazione, al punto che le tue città saranno rovinate e prive di abitanti.”!
Le tue città si svuoteranno dopo il furore che quella nazione riverserà contro il popolo, lasciando solo desolazione!
Non è bastato far finta, non è servito a niente fare la faccia triste del falso pentito, non ha prodotto nulla di buono cercare di sminuire le proprie colpe … Senza un vero pentimento non c’è perdono! E senza perdono non si scampa dal giudizio di Dio!
Se volete invocare sinceramente la misericordia di Dio, se vi siete resi conto di quanto folle è stato il vostro tradimento del Suo patto, dal quale avevate solo vantaggi, se davvero vi rendete conto che i falsi dèi che vi siete costruiti – o ai quali vi siete rivolti lasciandovi coinvolgere dall’idolatria dei pagani – non possono fare nulla per voi … dovete davvero cambiare tutto, piegare le ginocchia davanti a Dio, ma soprattutto piegare, umiliare, circoncidere il cuore: “Perciò vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti, perché l’ira furente del Signore non si è distolta da noi.”!
Come ricorderà la lettera agli Ebrei: È cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente [nella Sua ira]!
Signore, ti prego, soccorrimi, donami di vedere subito il pericolo che si annida nel mio cuore, proteggimi dall’auto-inganno, aiutami a tenerTi sempre e comunque al primo posto, a resistere ad ogni forma di idolatria!