Ezechiele 15:1-8

“riconoscerete che io sono il Signore, quando avrò girato la mia faccia contro di loro …”

“[1] La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: [2] «Figlio d’uomo, il legno della vite che cos’è più di qualunque altro legno? Che cos’è il tralcio che è fra gli alberi della foresta? [3] Se ne può prendere il legno per farne un qualunque lavoro? Si può forse ricavarne un piolo per appendervi un qualche oggetto? [4] Ecco, esso è gettato nel fuoco, perché si consumi: il fuoco ne consuma i due capi e il mezzo si carbonizza; è forse adatto a farne qualcosa? [5] Ecco, mentre era intatto non se ne poteva fare alcun lavoro; quanto meno se ne potrà fare qualche lavoro quando il fuoco l’abbia consumato o carbonizzato! [6] Perciò, così parla il Signore, Dio: “Com’è tra gli alberi della foresta il legno della vite, che io destino al fuoco perché lo consumi, così farò degli abitanti di Gerusalemme. [7] Io volgerò la mia faccia contro di loro: dal fuoco sono usciti e il fuoco li consumerà; riconoscerete che io sono il Signore, quando avrò girato la mia faccia contro di loro. [8] Renderò il paese desolato, perché hanno agito in modo infedele”, dice il Signore, Dio»

Questa volta, nella parola rivelata a Ezechiele, il Signore usa l’immagine del legno della vite per descrivere la inutilità di Israele a causa della sua infedeltà, cioè nel tradire il patto che egli aveva donato ad Abraamo e alla sua discendenza …

Una vite senza frutto è un legno inutile e senza valore in quanto tale, senza alcuna utilità, si può solo bruciare …

È un’immagine che avrebbe ripreso il Messia, quando parlando con i Suoi discepoli, dichiarerà che il tralcio che non porta frutto, perché non può portarne non essendo attaccato alla sua vite, diventa inutile, non se ne può fare alcun altro uso, perciò può solo essere bruciato … (Giovanni 15)

Il giudizio di Dio verso l’infedele Gerusalemme sarebbe stato il fuoco … (7) “Io volgerò la mia faccia contro di loro: dal fuoco sono usciti e il fuoco li consumerà; riconoscerete che io sono il Signore, quando avrò girato la mia faccia contro di loro.”!

La ragione del giudizio di Dio è dichiarata: “perché hanno agito in modo infedele” dice il Signore, Dio!

Dio, il superiore fra le due parti coinvolte nel patto, Colui che Si carica di ogni aspetto per la sua esistenza, che fa Suo ogni carico, ogni onere dello stesso patto, chiede solo fedeltà all’essere umano, alla controparte, al Suo popolo! Ma Israele aveva spudoratamente tradito quel patto, dopo averne goduto a lungo i benefici … finendo addirittura nell’idolatria … così cade sotto il giusto giudizio di Dio!

Mi fa pensare alla raccomandazione di Paolo verso chiunque serve il Signore: Cosa chiede a noi il Signore se non che siamo trovati fedeli? (1 Cor. 4:2)
Ecco, questo è quello che Dio ci chiede … in caso contrario, diventiamo del tutto inutili …

Buondì! 📖🙏😘

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