“Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia …”

“[11] Verrà il giorno in cui le tue mura saranno ricostruite; quel giorno saranno allargati i tuoi confini. [12] Quel giorno si verrà a te, dall’Assiria fino alle città d’Egitto, dall’Egitto sino al fiume, da mare a mare e da monte a monte. [13] La terra sarà ridotta in un deserto a causa dei suoi abitanti, come conseguenza delle loro azioni. [14] Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità che sta solitario nella foresta, in mezzo al Carmelo. Esso pascoli in Basan e in Galaad, come nei giorni antichi. [15] «Come nei giorni in cui uscisti dal paese d’Egitto, io ti farò vedere cose meravigliose». [16] Le nazioni lo vedranno e saranno confuse, nonostante tutta la loro potenza; si metteranno la mano sulla bocca e le loro orecchie saranno assordate. [17] Leccheranno la polvere come il serpente, come gli animali che strisciano sulla terra. Usciranno spaventate dai loro ripari, verranno tremanti al Signore, nostro Dio, e avranno timore di te. [18] Quale Dio è come te, che perdoni l’iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia. [19] Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati. [20] Tu mostrerai la tua fedeltà a Giacobbe, la tua misericordia ad Abraamo, come giurasti ai nostri padri fin dai giorni antichi.”.

In questa ultima parte del libro, Miche esprime da parte del Signore parole di speranza per il Suo popolo …

Nonostante avrebbero subito il giusto giudizio e l’esilio, sarebbe arrivato il tempo del perdono, della manifestazione della misericordia di Dio … (11-12)

Era quindi un invito, per i timorati di Dio, a guardare lontano, oltre le circostanze dolorose che avrebbero attraversato come popolo, perché Dio assicurava loro un futuro di riscatto e gioia … “quel giorno” Dio ha stabilito che le cose cambieranno! (13-14)

Segue una splendida promessa di Dio, senza che il popolo di Dio potesse pensare minimamente di meritarlo, proprio com’era stato ai tempi della liberazione dall’Egitto … «Come nei giorni in cui uscisti dal paese d’Egitto, io ti farò vedere cose meravigliose». (15)

Le situazioni, con l’intervento liberatorio di Dio, si sarebbero capovolte … le nazioni pagane, che si vantavano di aver conquistato e dominato Israele, sarebbero rimaste confuse … la loro potenza sarebbe risultata del tutto inutile, avrebbero provato vergogna, striscianti a terra sarebbero state costrette a riconoscere il Signore e temerLo … (16-17)

Poi Michea si lascia andare ad una meravigliosa conclusione, proclamando la grandezza di Dio, la Sua misericordia e la Sua fedeltà!

“Quale Dio è come te, che perdoni l’iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia. Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati. Tu mostrerai la tua fedeltà a Giacobbe, la tua misericordia ad Abraamo, come giurasti ai nostri padri fin dai giorni antichi.”! (18-20).

Se Dio non fosse così, saremmo perduti … dobbiamo ammetterlo e tenerlo sempre presente … se Dio non amasse essere misericordioso, non avremmo speranza di sopravvivere …

Grazie, Signore!

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