“O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?”

[1] Ascoltate quindi ciò che dice il Signore: «Àlzati, contendi con le montagne, i colli odano la tua voce! [2] Ascoltate, o monti, la causa del Signore! Anche voi, salde fondamenta della terra! Poiché il Signore contende con il suo popolo e vuole discutere con Israele. [3] Popolo mio, che ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Testimonia pure contro di me! [4] Sono io infatti che ti ho condotto fuori dal paese d’Egitto, ti ho liberato dalla casa di schiavitù, ho mandato davanti a te Mosè, Aaronne e Miriam. [5] Ricorda dunque, popolo mio, quel che tramava Balac, re di Moab, e che cosa gli rispose Balaam, figlio di Beor, da Sittim a Ghilgal, affinché tu riconosca la giustizia del Signore». [6] Con che cosa verrò in presenza del Signore e mi inchinerò davanti al Dio eccelso? Verrò in sua presenza con olocausti, con vitelli di un anno? [7] Gradirà il Signore le migliaia di montoni, le miriadi di fiumi d’olio? Dovrò offrire il mio primogenito per la mia trasgressione, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? [8] O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio? [9] La voce del Signore grida alla città, chi ha senno teme il tuo nome. «Ascoltate la minaccia del castigo e colui che lo manda! [10] Ci sono ancora, nella casa dell’empio, tesori illecitamente acquistati e l’efa scarso, che è cosa abominevole? [11] Sarei io puro se tollerassi bilance false e il sacchetto dei pesi falsi? [12] I ricchi della città sono pieni di violenza, i suoi abitanti affermano il falso e la loro lingua non è che inganno nella loro bocca. [13] Perciò anch’io ti colpirò, ti produrrò gravi ferite e ti devasterò a causa dei tuoi peccati. [14] Tu mangerai, ma senza saziarti, e la fame ti rimarrà dentro; porterai via, ma non salverai, e ciò che avrai salvato lo darò in balìa della spada. [15] Tu seminerai, ma non mieterai; spremerai le olive, ma non ti ungerai con l’olio; farai colare il mosto, ma non berrai il vino. [16] Si osservano con cura gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Acab; tu cammini seguendo i loro consigli, perché io abbandoni te alla desolazione e i tuoi abitanti allo scherno! Tu porterai l’infamia del mio popolo!»

Questa volta Michea, nelle espressioni di giudizio inscena una sorta di auto-processo da parte del Signore … Cioè Dio chiama a testimoni le montagne e i colli e si mette a disposizione davanti al Suo popolo, vuole un confronto onesto ed è disposto ad essere criticato riguardo al Suo comportamento nei loro confronti. (1-3)

Michea esprime le parole di Dio che ricordano le tappe storiche fondamentali nell’esistenza del Suo popolo, per es. la liberazione dall’Egitto …

È interessante che citi come guide, come condottieri del popolo del tempo dell’esodo, non solo Mosè, ma anche Maria ed Aronne …

Poi lancia un’interessante sfida al popolo chiedendo se ricordassero quello che rispose il profeta Balaam quando il re di Moab, Balac, re pagano, gli chiese di maledire Israele perché non riusciva a spuntarla e a vincere contro di loro …

Fu un tentativo di maledizione su commissione, perché offri denaro e ricchezze al profeta per ottenere quella maledizione … Ma la risposta di Balaam fu disarmante per il re di Moab, perché affermò che non avrebbe mai potuto maledire il popolo di Dio e che non c’era somma che avrebbe mai potuto corromperlo davanti al volere del Dio sovrano, il Dio d’Israele (Numeri 22-23) … (4-5)

Ancora una volta Dio ribadí al Suo popolo, attraverso Michea, che non avrebbe saputo che farsene del loro atteggiamento esteriore e formale … la misericordia di Dio non sarebbe stata ottenuta neppure se fossero arrivati a sacrificare i loro primogeniti, che tra l’altro ricordava pratiche pagane idolatriche, oltre al sacrificio che Dio chiese ad Abramo di suo figlio Isacco …

Con un po’ di lungimiranza, possiamo vedervi anche un accenno, una proiezione al futuro intervento di Dio per la salvezza di coloro che lo temono, donando proprio la vita di Suo Figlio, il Messia … (6-7)

A questo punto arriva il capo d’accusa di Dio verso il Suo popolo, il cuore nell’insegnamento di questa profezia: “O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?”! (😎

Richiamato il popolo ad assumersi le proprie responsabilità e temere il giusto giudizio di Dio … il Signore ricorda concretamente che dietro la loro apparenza religiosa restavano i loro atteggiamenti peccaminosi, di costante trasgressione della buona Legge di Dio …

Continuavano a tollerare falsi pesi nelle loro bilance, sperando forse che anche Dio le tollerasse? Poteva essere conciliabile con la Giustizia di Dio? (9-11)

Poteva Dio tollerare la menzogna nelle abitudini del Suo popolo o la violenza, l’arroganza dei ricchi? (12) Ovviamente no …

Perciò, al di là della parola in speranza che aveva preceduto queste di giudizio, nonostante il meraviglioso richiamo nel capitolo precedente alla profezia del Messia che sarebbe un giorno nato a Betlemme e che avrebbe inaugurato un Regno eterno … restava la giustizia di Dio che, davanti alla loro persistente idolatria, alla loro religiosità apparente e perfino profana, al loro vivere con i criteri tipici dei momenti peggiori nella storia del loro popolo ribelle al Signore, imponeva la giusta conseguenza e quindi il giusto giudizio che stava per cadere su loro …

La misericordia del Signore è immensa, ma non contrasta, né trascura la Sua Giustizia e Santità …

Quello che Dio chiede ai Suoi è sostanzialmente semplice e chiaro, cioè vivere nel Suo timore, amarLo e servirLo con sincerità di cuore, il che si dimostra in una vita quotidiana coerente con la nostra effettiva condizione spirituale …

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Chiesa Evangelica Isola

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