Geremia 5:26-31

“Fra noi ci sono gli empi, ma noi come reagiamo? …”.

“[26] Poiché fra il mio popolo si trovano degli empi; essi spiano come cacciatori in agguato, tendono tranelli, acchiappano uomini. [27] Come una gabbia è piena di uccelli, così le loro case sono piene di frode; perciò diventano grandi e si arricchiscono. [28] Ingrassano, hanno il volto lucido, oltrepassano ogni limite di male. Non difendono la causa, la causa dell’orfano, eppure prosperano; non fanno giustizia nei processi dei poveri. [29] Non dovrei forse punire queste cose?”, dice il Signore, “Non dovrei vendicarmi di una simile nazione? [30] Cose spaventevoli e orribili si fanno nel paese: [31] i profeti profetizzano bugiardamente, i sacerdoti governano agli ordini dei profeti e il mio popolo ha piacere che sia così. Che cosa farete voi quando verrà la fine?”.

Un brano duro, chiaro, senza mezzi termini … che sbatte in faccia al popolo ostinato il proprio peccato, la propria condizione vista dalla prospettiva di Dio …

In mezzo al mio popolo “si trovano degli empi” … Sì, nel popolo di Dio, fra quelli che dichiaravano di appartenere al solo vero Dio, trovavano spazio e vivevano persone che invece Lo negavano e vivevano in pieno contrasto con la Sua volontà, la Sua Legge!

Assurdo, vero? Ma mi sono detto che nel ‘moderno’ popolo di Dio, la chiesa, succede altrettanto … C’è confusione e sincretismo in troppe situazioni nelle quali si dovrebbe rifiutare ed abbandonare il male!
Perfino nelle chiese locali, fra i membri di chiesa che sembrano ‘allineati’ alla media, trovano spazio persone la cui fede è proprio difficile da riconoscere!
Di recente mi hanno raccontato di un dichiarato fratello che si vantava con grande naturalezza con un altro fratello in un negozio di evadere le tasse … tanto per fare un esempio …

Mi ha fatto riflettere il fatto che quelli verso i quali Geremia sta rivolgendo le accuse di Dio, in questa descrizione non si parla di cose eclatanti, ma subdole, piuttosto nascoste: “spiano come cacciatori in agguato, tendono tranelli, acchiappano uomini.”! (26)

Ho pensato all’attività subdola, meschina di chi parla male degli altri, parla alle spalle, non accetta critiche, ma cerca di tirare a sé alcune selezionate persone, magari per sentirsi accettato, nel giusto … È terribile quando lo accettiamo, quando siamo disposti ad ascoltare le loro narrazioni e cattiverie su altri nel segreto, lasciando che le radici velenose attecchiscano fra noi …

Geremia affermava in sostanza che quegli empi non facevano altro che mostrare la loro normalità, la loro empietà … perciò, com’è ‘normale’ che una gabbia sia: “piena di uccelli, così le loro case sono piene di frode”! (27)
Così come, dalla prospettiva umana, è ‘normale’ che chi agisce frodando finisce per crescere socialmente ed arricchire … così è la ‘normalità’ fra gli empi, in questo mondo corrotto …

Se i criteri usati sono quelli umani, corrotti, falsi, pieni di scorciatoie discutibili, umanamente certamente ‘funziona’, visto che: “oltrepassano ogni limite di male”!

Il popolo lo accettava? Approvava? Condivideva anziché contrastarli? Allora era altrettanto colpevole!
Se i criteri sono quelli del male, della carnalità, il successo umano è assicurato! Se fai una rapina, hai tanti soldi e subito, senza dover lavorare …

La Legge di Dio era stata abbandonata, i criteri, i modi, le scelte della vita del popolo non erano quelli del Regno di Dio … Infatti: “Non difendono la causa dell’orfano, eppure prosperano; non fanno giustizia nei processi dei poveri.” (29)

Le priorità stabilite da Dio con la Sua Legge, occuparsi degli orfani e delle vedove, praticare la giustizia … erano calpestate! Il loro successo umano era evidente … Ma dimenticavano che Dio li osservava e giudicava!

Così Geremia sentenzia in nome di Dio: “Non dovrei forse punire queste cose?” dice il Signore “Non dovrei vendicarmi di una simile nazione?”!
Domanda retorica, la risposta è certamente sì! Il popolo meritava la punizione di Dio! Infatti il loro comportamento era vergognoso: “Cose spaventevoli e orribili si fanno nel paese: i profeti profetizzano mentendo, i sacerdoti governano agli ordini dei profeti [menzogneri] e il mio popolo ha piacere che sia così. Che cosa farete voi quando verrà la fine?”.

È magari facile giudicare Giuda e sentirsi migliori … Ma preferisco chiedermi cosa faccio io quando mi propongono il male, quando alle mie orecchie vogliono sussurrare cattiverie su altri e sono tentato di restare ad ascoltare, quando vedo fare il male [chi sa fare il bene e non lo fa, commette peccato – Giac. 4:17] fra i miei fratelli e preferisco invocare la ‘libertà di scelta’ e la responsabilità personale, anziché prenderci le nostre responsabilità come popolo di Dio, per contrastare il male e cercare insieme il Signore!

Cosa faremo quando Dio giudicherà le nostre azioni?

Signore, grazie per le Tue riprensioni … perché non Ti arrendi …

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Chiesa Evangelica Isola

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