[26/04, 08:12] Sergio D’Ascenzo: Geremia 44:15-23
“Non c’è peggior sordo di colui che non vuole sentire …”
“[15] Allora tutti gli uomini, i quali sapevano che le loro mogli offrivano profumi ad altri dèi, tutte le donne che si trovavano là riunite in gran numero e tutto il popolo residente nel paese d’Egitto, a Patros, risposero a Geremia, dicendo: [16] «Quanto alla parola che ci hai detta nel nome del Signore, noi non ti ubbidiremo, [17] ma vogliamo mettere interamente in pratica tutto quello che la nostra bocca ha espresso: offrire profumi alla regina del cielo, farle delle libazioni, come già abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri capi, nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme. Allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo nessuna calamità; [18] ma da quando abbiamo smesso di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa, siamo stati consumati dalla spada e dalla fame. [19] Quando noi offriamo profumi alla regina del cielo e le facciamo delle libazioni, è forse senza il consenso dei nostri mariti che le facciamo delle focacce a sua immagine e le offriamo delle libazioni?» [20] Geremia parlò a tutto il popolo, agli uomini, alle donne e a tutto il popolo che gli aveva risposto a quel modo, e disse: [21] «Non sono forse i profumi che avete offerti nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme, voi, i vostri padri, i vostri re, i vostri capi e il popolo del paese, quelli che il Signore ha ricordato e che gli sono tornati in mente? [22] Il Signore non l’ha più potuto sopportare, a causa della malvagità delle vostre azioni e a causa delle abominazioni che avete commesse; perciò il vostro paese è stato abbandonato alla devastazione, alla desolazione e alla maledizione, senza che vi sia più chi lo abiti, come oggi si vede. [23] Perché voi avete offerto quei profumi e avete peccato contro il Signore e non avete ubbidito alla voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi statuti e le sue testimonianze, perciò vi è avvenuto questo male che oggi si vede».
Non so se ti mai scontrato con la più becera delle ottusità, un’ostinazione o testardaggine senza limiti, che solo a sentirla ti abbia fatto arrabbiare …
È proprio questo atteggiamento del popolo che ha portato il Signore ad emanare il Suo giusto giudizio contro tutti loro …
È incredibile leggere la manifestazione di una tale faccia tosta … ma, in effetti, non c’è peggior sordo di colui che non vuole sentire!
Nonostante le parole chiaramente espresse da Geremia, che aveva più volte esortato al ravvedimento, spiegando il perché stessero subendo il giudizio del Signore … la maggior parte del popolo che quel giorno si riunì a Patros, in Egitto, espresse una vera e propria follia e cecità spirituale!
Le donne, che erano le principali artefici della deriva del popolo verso l’idolatria, anche in Egitto, si difesero sostenendo che erano in pieno accordo con i loro mariti … ma questo non significava che stessero facendo qualcosa di giusto e che Dio approvasse, anzi quella che c’era nelle loro case era un po’ come una sorta di ‘associazione a delinquere’!
Arrivarono perfino a dichiarare che ciò che avevano subìto in Giuda, anziché per la loro idolatria era successo perché avevano smesso di essere idolatri! La loro fu una sfrontatezza spirituale davvero assurda davanti a Geremia …
Così Dio dichiarò, attraverso il profeta che avevano costretto ad andare con loro in Egitto, che la misura era colma, che il Signore non era più disposto a sopportare le loro infedeltà, malvagità, idolatria, rifiuto della Legge e tradimento del patto!
Così, ancora una volta, Dio riaffermò le Sue ragioni e il perché i giudei avrebbero continuato a subire il Suo giudizio!
“Perché voi avete offerto quei profumi e avete peccato contro il Signore e non avete ubbidito alla voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi statuti e le sue testimonianze, perciò vi è avvenuto questo male che oggi si vede. (23)”!
Signore, ti prego, preserva il mio cuore dalla cecità e dall’ostinazione nel peccato …