[03/04, 08:44] Sergio D’Ascenzo: Geremia 34:8-16
“avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome; ma siete tornati indietro e avete profanato il mio nome …”
“[8] Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore dopo che il re Sedechia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme per proclamare l’emancipazione, [9] per la quale ognuno doveva rimandare in libertà il suo schiavo e la sua schiava, ebreo ed ebrea, e nessuno doveva tener più in schiavitù alcun suo fratello giudeo. [10] Tutti i capi e tutto il popolo che erano entrati nel patto di rimandare in libertà ciascuno il proprio servo e la propria serva e di non tenerli più in schiavitù ubbidirono, e li rimandarono; [11] ma poi cambiarono idea, e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano affrancati e li riassoggettarono a essere loro schiavi e schiave. [12] La parola del Signore fu dunque rivolta dal Signore a Geremia, in questi termini: [13] «Così parla il Signore, Dio d’Israele: “Io feci un patto con i vostri padri il giorno che li condussi fuori dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù, e dissi loro: [14] ‘Al termine di sette anni, ciascuno di voi rimandi libero il suo fratello ebreo che si sarà venduto a lui; ti serva sei anni, poi rimandalo da casa tua libero’; ma i vostri padri non ubbidirono e non prestarono orecchio. [15] Voi eravate oggi tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando l’emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome; [16] ma siete tornati indietro e avete profanato il mio nome; ciascuno di voi ha fatto ritornare il suo schiavo e la sua schiava che avevate rimandato in libertà a loro piacere, e li avete assoggettati a essere vostri schiavi e schiave”.
Questo brano di Geremia racconta una fase molto particolare, pur essendo nel libro che narra tutte le profezie legate al giudizio del Signore, quindi dell’invasione che ci sarebbe stata da parte dei caldei e la deportazione che si stava preparando riguardo a Giuda …
L’episodio particolare in questo brano riguarda un’iniziativa non meglio precisata del re Sedechia che decide di proporre al popolo di tornare ad applicare una legge, descritta in Deuteronomio 15, quella sull’anno di remissione, stabilita dal Signore perché fosse applicata in Israele ogni 7 anni …
Il sistema creditizio, quindi di tutela legale e sociale stabilito da Dio, prevedeva la possibilità che un israelita che si fosse trovato in grossi guai economici e non avesse potuto pagare i propri debiti, poteva ricorrere ad una schiavitù volontaria, cioè sottoporsi come schiavo al proprio creditore per ripagarlo col suo lavoro.
Questa schiavitù di rimessa del debito doveva però durare non più di 7 anni, indipendentemente dalla somma da restituire.
Quindi ogni settennio c’era l’atto di remissione, in occasione del quale il creditore era tenuto a liberare il suo fratello di popolo, che si era assoggettato a lui per pagare il debito, dandogli una piccola buonuscita, un piccolo TFR, con cui dignitosamente rimandarlo libero a casa propria.
La legge era molto precisa e prevedeva anche che non ci potesse essere un maggiore accanimento nei confronti del debitore, magari nell’ultimo anno sapendo che stava per scadere il periodo, perché Dio stesso avrebbe tutelato e protetto il debitore con il suo intervento!
Ecco, era questo stava succedendo a Gerusalemme sotto Sedechia. Tutto il popolo aveva aderito alla proposta del re, i sacerdoti, i capi del popolo, tutti, per applicare di nuovo la legge della remissione, liberando tutti i loro schiavi ebrei …
Dal brano non sappiamo se questo successe perché Sedechia ebbe paura dell’invasione caldea annunciata dal profeta Geremia, ma da questo episodio capiamo meglio che l’invasione, per quanto potesse essere imminente, ancora non era avvenuta.
Geremia da tempo presentava le sue profezie e annunciava che stavano per accadere, ma non erano ancora realizzate … tant’è che c’erano dei falsi profeti che, come abbiamo visto, mettevano in dubbio la parola scomoda di Geremia …
Tornando al brano, accadde ad un certo una cosa assurda: i giudei, dopo aver aderito alla proposta del re e mandato via liberi gli schiavi con l’atto di remissione, ci ripensarono e li costrinsero a tornare di nuovo a servirli come schiavi! Un improvviso voltafaccia con cui contravvenivano gravemente alla legge di Dio … Infatti, vedremo che ne avrebbero subito delle gravi conseguenze …
La loro ostinazione nel peccato come popolo di Giuda si dimostra anche in questo ripensamento, dopo aver deciso di tornare ad osservare la Legge! Prima avevano deciso di ascoltare la proposta di Sedechia e tornare dopo tanto tempo a praticare la Legge di Dio, ma questa loro disponibilità era durata pochissimo, giusto il tempo di rendersi conto che stavano perdendo qualcosa economicamente …
Evidentemente, l’avidità continuava ad attanagliare il loro cuore e guidare le loro azioni nel contrapporsi alla volontà di Dio, con tutte le conseguenze del caso … Infatti, come conclude il brano, decidere di tradire la Legge, non solo significava fare del male a chi aveva il diritto da Dio alla liberazione dopo 7 anni, ma il Signore la considerava una profanazione del patto, un tradimento verso di Lui!
Non a caso Paolo un giorno avrebbe insegnato a Timoteo che “l’amore per il denaro e fonte di ogni sorta di mali”! Non voglio dimenticarlo …