[31/03, 06:26] Sergio D’Ascenzo: Geremia 33:10-18

“In quei giorni e in quel tempo io farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese …”

“[10] Così parla il Signore: “In questo luogo, del quale voi dite: ‘È un deserto, non c’è più uomo né bestia’, nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, che sono desolate e dove non è più né uomo, né abitante, né bestia, [11] si udrà ancora il grido di gioia e il grido d’esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la voce di quelli che dicono: ‘Celebrate il Signore degli eserciti, poiché il Signore è buono, poiché la sua bontà dura per sempre’, e che portano offerte di ringraziamento nella casa del Signore. Poiché io farò tornare i deportati nel paese, e lo ristabilirò com’era prima”, dice il Signore. [12] Così parla il Signore degli eserciti: “In questo luogo desolato, dove non c’è più né uomo né bestia, e in tutte le sue città ci saranno ancora delle abitazioni di pastori, che faranno riposare le loro greggi. [13] Nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città del mezzogiorno, nel paese di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda le pecore passeranno ancora sotto la mano di chi le conta”, dice il Signore. [14] “Ecco, i giorni vengono”, dice il Signore, “in cui io manderò ad effetto la buona parola che ho pronunciata riguardo alla casa d’Israele e riguardo alla casa di Giuda. [15] In quei giorni e in quel tempo io farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. [16] In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro; questo è il nome con cui sarà chiamata: Signore nostra giustizia”. [17] Poiché così parla il Signore: “Non verrà mai meno a Davide chi sieda sul trono della casa d’Israele, [18] ai sacerdoti levitici non verrà mai meno, in mia presenza, chi offra olocausti, chi faccia fumare le offerte e chi faccia tutti i giorni i sacrifici”».

Come Dio aveva rivelato a Geremia, ancora rinchiuso nel cortile della prigione, era tutto vero il giudizio annunciato, la devastazione di Giuda e l’esilio a Babilonia … Ma tutto questo non sarebbe durato per sempre … La promessa di restaurazione, di consolazione, del ritorno della pace e della cura di Dio, col rientro nella loro terra, consolava i cuori di coloro che temevano Dio ..

In questo luogo diventato un deserto desolato e senza vita, senza abitante,. né bestia … (10) “si udrà ancora il grido di gioia e il grido d’esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la voce di quelli che dicono: Celebrate il Signore degli eserciti, poiché il Signore è buono, poiché la sua bontà dura per sempre”! (11)

Si tornerà a rendermi il culto alla mia presenza, io porterò a casa gli esuli e li ristabiliró! (12) Si tornerà ad abitarvi, ci saranno pastori che si cureranno del loro gregge … Verrà il tempo in cui le mie buone parole diventeranno realtà … (13-14)

Così la portata eterna delle promesse annunciate al tempo di Geremia tornano ad essere chiare … Dio parla evidentemente del Messia, di quello che definisce il Germoglio, discendente di Davide … Sarà: “un germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese”! (15-16)

Alla luce della storia restante di Israele e dei Vangeli del Nuovo Testamento, capiamo che sta parlando del Messia e che il regno e la giustizia che avrebbe portato non sono di questo mondo, ma un Regno spirituale di Dio inaugurato dalla venuta del Messia … Questo Regno non avrebbe solo portato pace, ma anche salvezza e la portata della sua Salvezza sono eterni! Infatti parla di un Regno che non finisce (17)

Il culto di sacerdoti e leviti che sarebbe durato per sempre (18), evidentemente è quello spirituale che Gesù descrisse alla donna samaritana parlando di adorazione a Dio ovunque “in spirito e verità”!

Ogni circostanza, per quanto terribile possa essere, cambia completamente la sua prospettiva se vista alla luce dell’eternità …

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Chiesa Evangelica Isola

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