[17/05, 13:37] Sergio D’Ascenzo: Geremia 51:20-35
“a Nabucodonosor venga fatto ciò che Egli ha fatto ad altri, che sia trattato alla strega delle innumerevoli sofferenze che Egli ha inflitto agli altri …”
“[20] «O Babilonia, tu sei stata per me un martello, uno strumento di guerra. Con te ho schiacciato le nazioni, con te ho distrutto i regni; [21] con te ho schiacciato cavalli e cavalieri, con te ho schiacciato i carri e chi vi stava sopra; [22] con te ho schiacciato uomini e donne, con te ho schiacciato vecchi e bambini, con te ho schiacciato giovani e fanciulle; [23] con te ho schiacciato i pastori e le loro greggi, con te ho schiacciato i lavoratori e i loro buoi aggiogati, con te ho schiacciato governatori e magistrati. [24] Ma, sotto i vostri occhi, io renderò a Babilonia e a tutti gli abitanti della Caldea tutto il male che hanno fatto a Sion», dice il Signore. [25] «Eccomi a te, o montagna di distruzione», dice il Signore; «a te che distruggi tutta la terra! Io stenderò la mia mano su di te, ti rotolerò giù dalle rocce e farò di te una montagna bruciata. [26] Da te non si trarrà più pietra angolare, né pietre da fondamenta; ma tu sarai una desolazione perenne», dice il Signore. [27] Alzate una bandiera sulla terra, suonate la tromba fra le nazioni, preparate le nazioni contro di lei, chiamate a raccolta contro di lei i regni di Ararat, di Minni e di Aschenaz, costituite contro di lei dei generali, fate avanzare i cavalli come locuste dalle ali ritte! [28] Preparate contro di lei le nazioni, i re di Media, i suoi governatori, tutti i suoi magistrati e tutti i paesi dei suoi domini. [29] La terra trema, è in doglie, perché i disegni del Signore contro Babilonia si effettuano: di ridurre il paese di Babilonia in un deserto senza abitanti. [30] I prodi di Babilonia cessano di combattere, se ne stanno nelle loro fortezze; la loro bravura è venuta meno, sono come donne. Le sue abitazioni sono in fiamme, le sbarre delle sue porte sono spezzate. [31] Un corriere incrocia l’altro, un messaggero incrocia l’altro, per annunciare al re di Babilonia che la sua città è presa da ogni lato, [32] che i guadi sono occupati, che le paludi sono in preda alle fiamme, che gli uomini di guerra sono allibiti. [33] Poiché così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «La figlia di Babilonia è come un’aia al tempo in cui la si trebbia; ancora un poco e verrà per lei il tempo della mietitura». [34] «Nabucodonosor, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati, ci ha posti là come un vaso vuoto; ci ha inghiottiti come un dragone, ha riempito il suo ventre con le nostre delizie, ci ha cacciati via. [35] La violenza che mi è fatta e il tormento della mia carne ricadano su Babilonia!», dirà l’abitante di Sion. «Il mio sangue ricada sugli abitanti della Caldea!», dirà Gerusalemme.”.
Un lungo brano narrativo, anche se profetico …
Inizia con una sorta di discorso di Dio rivolto a Babilonia …
Dio racconta come ha scelto e usato Babilonia per applicare il Suo giudizio, un vero e proprio ‘martello’ per schiacciare tutto e tutti …
Ma anche per quella che era stata il martello nella mano di Dio, era arrivato il tempo del giudizio … Dio promette a tutti che stava per rendere a Babilonia e a tutta la Caldea tutto il male che essa aveva inflitto alle altre nazioni, diventando arrogante e orgogliosa … Promette drammaticamente di trasformarla in una desolazione … perché disegni di Dio si attuano sempre … (29)
I corrieri, portatori si notizie, si incrociano, ognuno annuncia al re di Babilonia che non c’è speranza, che sono attaccati su ogni lato …
La figlia di Sion, Gerusalemme e ogni giudeo invocheranno ed otterranno che a Nabucodonosor venga fatto ciò che Egli ha fatto ad altri, che sia trattato alla strega delle innumerevoli sofferenze che Egli ha inflitto agli altri, a cominciare da Giuda!
No, non possiamo dimenticare che Dio ci osserva, sempre, che Egli vede il nostro cuore quando si inorgoglisce … e quando accade Egli ci punisce …