[22/04, 08:22] Sergio D’Ascenzo: Geremia 42:1-10

“Il Signore, il tuo Dio, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare e che cosa dobbiamo fare …”

“[1] Tutti i capi degli uomini armati, Iocanan, figlio di Carea, Iezania, figlio di Osaia e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, si avvicinarono [2] e dissero al profeta Geremia: «Ti sia accetta la nostra supplica e prega il Signore il tuo Dio per noi, per tutto questo residuo (poiché, di molti che eravamo, siamo rimasti pochi, come vedono i tuoi occhi) [3] affinché il Signore, il tuo Dio, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare e che cosa dobbiamo fare». [4] Il profeta Geremia disse loro: «Ho inteso; ecco, io pregherò il Signore, il vostro Dio, come avete detto; tutto quello che il Signore vi risponderà ve lo farò conoscere, non vi nasconderò nulla». [5] Quelli dissero a Geremia: «Il Signore sia un testimone veritiero e fedele contro di noi, se non facciamo tutto quello che Egli, il tuo Dio, ti manderà a dirci. [6] Sia la tua risposta gradevole o sgradevole, noi ubbidiremo alla voce del Signore nostro Dio, al quale ti mandiamo, affinché bene ce ne venga per aver ubbidito alla voce del Signore nostro Dio». [7] Dopo dieci giorni la parola del Signore fu rivolta a Geremia. [8] Geremia chiamò Iocanan, figlio di Carea, tutti i capi degli uomini armati che erano con lui e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, [9] e disse loro: «Così parla il Signore, Dio d’Israele, al quale mi avete mandato perché io gli presentassi la vostra supplica: [10] “Se continuate ad abitare in questo paese, io vi ci stabilirò e non vi distruggerò; vi pianterò e non vi sradicherò, perché mi pento del male che vi ho fatto.”.

Erano successe tante cose, tante vicende piuttosto strane e confuse si stavano verificando ai danni del residuo di Giuda: la congiura di Ismael, probabilmente fomentato dai gabaoniti, l’uccisione del governatore Ghedalia e tanti di quelli che erano a palazzo con lui, i prigionieri portati verso Gabaon, l’inseguimento e la liberazione attuata da Ieconia, che pure aveva provato ad avvisare il governatore contro Ismael, ma restando inascoltato …

Nonostante tutto questo, abbiamo visto che Dio, con Geremia, era stato a lungo il grande assente, cioè – nonostante il Suo giudizio in corso contro Giuda, la morte dei figli di Sedechia, dopo essere stato reso cieco, e la sua deportazione con gran parte del popolo – nessuno da tempo si era preoccupato minimamente di cosa pensasse e volesse il Signore in quelle situazioni assurde …
Sarebbe come dire oggi che nessuno da tempo prega e si preoccupa in nessun modo di ascoltare il Signore!

Finalmente Iocanan – che aveva liberato il residuo di Giuda e messo in fuga Ismael – assieme a tutti quelli della sua squadra e al residuo del popolo, si rivolsero a Geremia (1-2) chiedendogli di supplicare: “affinché il Signore, il tuo Dio, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare e che cosa dobbiamo fare”! (3)

Ovviamente, il profeta fu subito pronto ad ascoltare quella richiesta e li assicurò che lo avrebbe fatto, così come avrebbe riferito tutto quello che Dio avesse risposto … (4)

Tutti loro ribadirono a Geremia che chiamavano Dio a testimone della loro prontezza a sottomettersi a Lui, qualunque fosse stata la Sua risposta, perciò pronti a fare meticolosamente la Sua volontà! (5-6)

Dichiararono di sapere molto bene che la benedizione per loro stava nel fare la volontà del Signore Dio …

Dopo dieci giorni il Signore diede a Geremia la Sua risposta per il popolo (7), perciò il profeta mandò a chiamare tutti, da Iocanan fino all’ultimo bambino del popolo residuo (8), per dare la risposta da parte di Dio …

“Se continuate ad abitare in questo paese io vi ci stabilirò e non vi distruggerò; vi pianterò e non vi sradicherò, perché mi pento del male che vi ho fatto.”!

Al di là dei dettagli che scopriremo andando avanti nel testo, imparo che la preghiera in sé non è un merito e se non è il frutto di un cuore davvero ben disposto e sottomesso al Signore, è solo una presa in giro per se stessi, non di certo per Dio!

Colpiscono le parole di Iocanan, dei suoi e di tutto il popolo, perché sono dichiarazioni importanti, gravi, parole impegnative … Ma si dimostreranno vuote, ipocrite, false!

Mi ricorda le parole che spesso sono riportate nel Nuovo Testamento citando le preghiere ipocrite dei farisei e dei pubblicani al tempo di Gesù, cioè espresse da cuori tutt’altro che fedeli, nient’affatto desiderosi di amare e temere Dio … Anzi, era parole che servivano solo a riempirsi la bocca di grandi dichiarazioni, ma con un cuore lontano da Dio e tutt’altro che disposto davvero a darGli ascolto e fare la Sua volontà!

Desidero che la mia preghiera al Signore sorga da un cuore sottomesso e sincero, pronto ad umiliarsi ed a seguire con convinzione la Sua buona, giusta e santa volontà …

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Chiesa Evangelica Isola

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