[03/02, 10:24] Sergio D’Ascenzo: Geremia 17:11-14
“Solo Tu, Signore, sei il mio motivo di vanto, la mia lode! …”
“[11] Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia, è come la pernice che cova uova che non ha fatte; nel bel mezzo dei suoi giorni egli deve lasciarle e quando arriva la sua fine non è che uno stolto. [12] Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario. [13] Speranza d’Israele, o Signore, tutti quelli che ti abbandonano saranno confusi; quelli che si allontanano da te saranno iscritti sulla polvere, perché hanno abbandonato il Signore, la sorgente delle acque vive. [14] Guariscimi, Signore, e sarò guarito; salvami, e sarò salvo, poiché tu sei la mia lode.”.
Questa parte del testo, Geremia la usa per continuare a sottolineare la triste e disperata situazione di chi si ostina a rifiutare il Signore … e poi esprime la sua situazione personale, oltre alla sua lode a Dio e quindi la sua consacrazione al servizio del Signore.
Usa nel v. 11 una similitudine, una immagine a quel tempo evidentemente conosciuta: paragona lo stolto (in questo caso riguardo al pretendere di permettersi di guadagnare, di mettere insieme ricchezze, ma in modo ingiusto), per descrivere la sua brutta fine, cioè il ritrovarsi alla fine perduto e senza niente di buono … come la “pernice”.
Mi sono incuriosito della descrizione di Geremia, così ho fatto un po’ di ricerca ed ho scoperto che la scelta del traduttore di usare “pernice” non è stata corretta … Non che questo cambi il senso del brano, ma per capire meglio questo particolare…
In effetti, non risulta agli ornitologi (studiosi dei volatili) che la pernice covi uova altrui … Invece, l’uccello che più probabilmente cita Geremia è il Clamator Glandarius (il cui significato del nome scientifico corrisponde esattamente a quello ebraico). Quindi si tratta del “cuculo dal ciuffo”. È solo questa specie che, oltre a deporre le proprie uova nei nidi altrui, come altri uccelli, sembra che sottragga le altrui uova per covarsele. È una specie tuttora presente nell’area geografica biblica e somiglia abbastanza alla pernice, pur avendo dimensioni leggermente maggiori.
Quindi, come il “cuculo dal ciuffo”, ignorando Dio lo stolto può cercare scorciatoie per guadagnare di più, per cercare ricchezze, ma lo fa ingiustamente… Perciò alla fine si ritroverà a dimostrare quello che è: uno stolto, con tutte le conseguenze …
A questo punto Geremia loda Dio, riconosce la Sua gloria e che Dio aveva scelto di mostrarla nel tabernacolo e poi nel tempio, in mezzo al popolo (13).
Segue una dichiarazione che spiega ancora una volta le ragioni del giudizio di Dio su Giuda.
Oh Signore, unica speranza d’Israele: “tutti quelli che ti abbandonano saranno confusi; quelli che si allontanano da te saranno iscritti sulla polvere, perché hanno abbandonato il Signore, la sorgente delle acque vive.”
Infine, ecco la supplica personale del profeta rivolta al solo vero Dio, il misericordioso: Signore porta guarigione nella mia vita e sarò guarito, porta liberazione, salvezza, e sarò davvero salvo … perché solo Tu sei il mio motivo di vanto, la mia lode! (14)