[20/01, 10:33] Sergio D’Ascenzo: Geremia 14:13-16
“Certo, i profeti che vi rassicurano falsamente pagheranno per la loro ipocrisia, ma anche voi avete la colpa di dar loro ascolto …”!
“[13] Allora io dissi: «Ah, Signore, Dio! Ecco, i profeti dicono loro: “Voi non vedrete la spada, né avrete mai la fame; ma io vi darò una pace sicura in questo luogo”». [14] Il Signore mi disse: «Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro nessun ordine e non ho parlato loro. Le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazione, vanità, imposture del proprio cuore. [15] Perciò così parla il Signore riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome, sebbene io non li abbia mandati, e dicono: “Non ci sarà spada né fame in questo paese”. Quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame, [16] e quelli ai quali essi profetizzano saranno gettati per le vie di Gerusalemme morti di fame e di spada, essi, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, né vi sarà chi dia loro sepoltura; riverserò su di loro la loro malvagità.”.
Se pregano, se digiunano, se mi offrono sacrifici, non li ascolterò, li punirò come meritano …
Questo aveva appena detto il Signore rispondendo alla preghiera di intercessione del profeta Geremia.
Così, in questa sorta di dialogo nella preghiera tra Geremia e il Signore, a questo punto il profeta pone davanti a Dio la questione che ha rilevato osservando il popolo e cioè la presenza e l’attività dei falsi profeti.
Signore, come possono capire cos’è giusto fare se ci sono anche i falsi profeti ad ingannarli? Essi dicono loro che non ci sarà guerra, che non ci sarà fame, che le cose andranno bene, che ci sarà una pace sicura … Se sono ingannati da questi personaggi, come potranno cavarsela, come potranno capire? (13)
È in qualche modo un tentativo di Geremia di attenuare le colpe del popolo, ma Dio vede il loro cuore, il loro comportamento ed ogni cosa …
Il Signore conferma a Geremia questa sua preoccupazione, questa sua attenzione al problema dei falsi profeti … Ma Dio è Dio, sapeva perfettamente che quel problema c’era, perciò usa pazienza verso Geremia e gli spiega che quei profeti in effetti dicono menzogne, affermano di parlare da parte di Dio … dicono di essere stati mandati dal Signore, ma non è così, Egli non ha dato loro il compito di parlare da parte Sua! Infatti le loro profezie sono false, fanno riferimento al Signore in maniera assolutamente menzognera e così anche loro si sono attirati il giudizio di Dio! Saranno essi stessi “consumati dalla spada e dalla fame”! (14-15)
Mi sono detto che la pazienza del Signore è enorme, lo è stata a lungo con il popolo, con i falsi profeti e il loro comportamento folle … ma lo è anche nei confronti di Geremia e della sua insistenza …
Mi sono detto che tante volte anche noi, pregando, cerchiamo di ricordare a Dio delle cose, cerchiamo di farGli notare degli aspetti che ci sembrano importanti, magari in quello che succede nella nostra vita, o riguardo ai nostri desideri … come se Dio non lo sapesse, come se non vedesse, come se dimenticasse o comunque comense potesse verificarsi questo rischio …
Questo nostro atteggiamento di pretesa di ricordare a Dio le cose, o di sottolinearGliele, diventa ridicolo e richiede evidentemente una grande pazienza da parte del Signore … E Dio, nella Sua misericordia infinita, non ci distrugge, anzi pazientemente parla la nostra lingua, Si abbassano al nostro livello, ci spiega per l’ennesima volta le cose … però porta avanti il Suo piano con fedeltà e fermezza!
Infatti, tornando a Geremia, certamente Dio gli risponde riguardo alla sua preoccupazione per i falsi profeti … ma ribadisce anche la responsabilità del popolo che è ormai sotto il giudizio di Dio, che subirà come promesso tutte le conseguenze della propria condotta scellerata, della propria ribellione, del proprio tradimento …nperché i falsi profeti, anche se erano un’effettiva realtà avrebbero pagato per il loro comportamento scellerato, non erano una giustificazione per il popolo!
Infatti, se il popolo fosse stato consacrato a Dio, i falsi profeti non avrebbero trovato spazio nell’orto mezzo, non sarebbero stati ascoltati, le loro parole sarebbero finite nel vuoto … invece i falsi profeti riuscivano nella loro condotta scellerata, nel loro profetizzare cose rassicuranti, perché era quello che il popolo voleva sentirsi dire!
Perciò ad ognuno restavano le proprie responsabilità (16).
Da una parte faranno una brutta fine farsi profeti, ma dall’altra il popolo subirà le conseguenze del proprio allontanamento da Dio, del rifiuto e dell’adulterio spirituale, della propria idolatria e per le proprie responsabilità anche riguardo all’ascolto delle false profezie (che a loro facevano piacere)!
No, Dio non è ingiusto, Egli non dimentica … Dio vede, Dio ascolta, Dio valuta e, nella Sua perfetta giustizia, Egli attribuisce le giuste colpe e le giuste punizioni!
Certo, la Sua misericordia è grande, lo è nell’ascolto delle nostre preghiere miserabili che lo Spirito Santo trasforma … lo è nella Sua misericordia con cui continua a trattarci nel tempo, ma resta inesorabile nel Suo giusto giudizio verso coloro che si ostinano nel peccato!