Geremia 5:20-25
“I vostri peccati vi hanno privati del benessere …”.
“[20] Annunciate questo alla casa di Giacobbe, proclamatelo in Giuda e dite: [21] “Ascoltate ora questo, popolo stolto e senza cuore: hanno occhi, ma non vedono, hanno orecchi, ma non odono. [22] Voi non mi temerete?” dice il Signore “Non temerete davanti a me? Io ho posto la sabbia come limite al mare, barriera eterna che esso non oltrepasserà mai. I suoi flutti si agitano, ma sono impotenti; muggono, ma non la sormontano. [23] Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno. [24] Non dicono in cuor loro: ‘Temiamo il Signore, il nostro Dio, che dà la pioggia a suo tempo: la pioggia della prima e dell’ultima stagione, che ci mantiene le settimane fissate per la mietitura’. [25] Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose; i vostri peccati vi hanno privati del benessere.”.
Continuano i ‘capi d’accusa’, o le precisazioni, nella sentenza di Dio attraverso le parole di Geremia … (20)
Sia a Israele (casa di Giacobbe) che a Giuda … (che si dimostrano senza dubbio un: “popolo stolto e senza cuore” …) Dio dichiara che “hanno occhi, ma non vedono, hanno orecchi, ma non odono”!
Se non è una citazione non meglio precisata riferita agli idoli stranieri che stavano follemente adorando, allora Dio sta applicando la stessa descrizione al Suo popolo, affermando che, pur avendo occhi, non vede e pur avendo orecchie non sente! (21)
Avete scelto di ribellarvi, di non temermi (non avere rispetto per Me, non Mi onorate, non Mi ubbidite) e vi meravigliate di quello che sta per accadervi?
Avete forse dimenticato Chi sono? Siete diventati talmente ciechi e smemorati da non ricordare che Io sono il Creatore di ogni cosa? Non sapete più che Io che ho fissato dei limiti al mare e alla sua violenza? (22)
“I suoi flutti si agitano, ma sono impotenti; muggono, ma non la sormontano.”! Non possono andare oltre i limiti che ho imposto, perché Io sono il Signore, l’Onnipotente! E tu pretenderesti di prescindere da me, di non sottometterti, di non temermi?!
Infatti, nonostante l’evidenza della mia potenza: “questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno.”!
Siete così ostinati e ciechi che neppure vi ricordate di temermi! Eppure basterebbe chiedervi Chi è che: “dà la pioggia a suo tempo: la pioggia della prima e dell’ultima stagione, che ci mantiene le settimane fissate per la mietitura”! Come sareste sopravvissuti fin’ora se non mi fossi occupato di voi? Non sareste mai neppure diventati un popolo se non l’avessi voluto e se non l’avessi fatto Io!
Ciò che sta sconvolgendo le vostre vite non sono le mie pretese di santità e fedeltà, ma la vostra folle ribellione a Colui che vi dona la vita e che fin qui ha assicurato il vostro benessere! (25)
Siete voi che, con i vostri peccati, con le vostre scelte scellerate, ve ne state privando!