Geremia 4:28-31

“Ostinatezza nel nostro peccato implica autodistruzione …”.

“[28] A causa di ciò, la terra è afflitta e i cieli di sopra si oscurano; perché io l’ho detto, l’ho stabilito, non me ne pento e non ritratterò». [29] Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga; tutti entrano nel folto dei boschi, montano sulle rocce; tutte le città sono abbandonate e non c’è più nessun abitante. [30] E tu che stai per essere devastata, che fai? Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d’oro, un bell’ingrandirti gli occhi con il belletto! Invano ti abbellisci; i tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita. [31] Odo infatti delle grida come di donna che è nei dolori, un’angoscia come quella di donna nel suo primo parto; è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani: «Ahi, me misera! perché io vengo meno davanti agli uccisori».

Nonostante gli inviti del Signore a Giuda perché si ravveda, essa resta ostinatamente ribelle, tradisce rivolgendosi a falsi dèi e, perfino davanti al giudizio, al disastro imminente, resiste e si atteggia in modo folle, irresponsabile …

Le conseguenze del comportamento del popolo ricadono perfino sulla natura: “la terra è afflitta e i cieli di sopra si oscurano” … La punizione di Dio su tale ostinatezza è certa: “perché io l’ho detto, l’ho stabilito, non me ne pento e non ritratterò” (28) Non è una parola da prendere alla leggera, essendo sentenziata da Dio stesso!

Tutti si daranno alla fuga sentendo il rumore di guerra di chi si appresta a conquistare Giuda … Ognuno scapperà disperatamente, cercherà rifugio ovunque, le città resteranno deserte … (29)

Tu nel frattempo che fai, nonostante questa profezia, questa minacce? “tu che stai per essere devastata, che fai?”.

Con l’immagine di una donna vanitosa e di mal costume, pronta ogni volta a prostituirsi, Geremia la descrive mentre si prepara e si abbellisce, senza preoccuparsi delle parole di Dio!
Ma gli altri popoli non la amano, come invece la ama Dio, essi la disprezzano e vogliono solo prendersi la sua vita … Ma tu sei troppo superficiale e stolta per farci caso, per riflettere, pentirti e tornare a Dio! (30)

Con questo atteggiamento farai una brutta fine: “Odo infatti delle grida come di donna che è nei dolori, un’angoscia come quella di donna nel suo primo parto; è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani: «Ahi, me misera! perché io vengo meno davanti agli uccisori»”!

Se ti ostini nella tua ribellione, griderai di dolore, piangerai lacrime amare quando soccomberai davanti ai tuoi uccisori … Con la tua superficialità, ostinata nel peccato, ti stai autodistruggendo!

Sarebbe facile giudicare questo atteggiamento, eppure nella sostanza è quello che succede nella nostra vita quando non viviamo attaccati al Signore, la nostra anima denutrita inaridisce, non si vedono i frutti della presenza del Suo Spirito, diventiamo tolleranti verso il nostro peccato, non lasciamo spazio alla luce della Parola perché illumini la nostra strada e ci indichi quella giusta, mentre ci mostra la nostra follia!

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Chiesa Evangelica Isola

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