Geremia 2:10-13
“Non è follia pura abbandonare la sorgente di Acqua Viva per scavarsi cisterne screpolate che non trattengono acqua? …”.
“[10] Passate dunque nelle isole di Chittim e guardate! Mandate a Chedar e osservate bene, e guardate se avvenne mai qualcosa di simile! [11] C’è forse una nazione che abbia cambiato i suoi dèi, sebbene non siano dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla. [12] O cieli, stupite di questo; inorridite e restate attoniti», dice il Signore. [13] «Il mio popolo infatti ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua.”.
Questa volta il rimprovero di Dio attraverso Geremia è sottoforma di provocazione, chiamando in causa due realtà vicine come Chittim, con le sue isole, che pare fosse famosa per i cantieri navali e la lavorazione del legno di acero (Ez. 27, Dan. 11) …
E poi Chedar, o Kedar, uno dei figli di Ismaele la cui discendenza divenne un’importante e fiorente regno a sud della Palestina … (cfr. Isaia 42:11).
La provocazione sta nel fatto che queste due realtà famose a quel tempo, pagane, Dio le usa per far notare la follia di Giuda, affermando che neppure le nazioni pagane cambiano i loro dèi, restano in continuità e fedeli alla loro storia, alle loro divinità, nonostante siano false e senza vita, perché non si cambia dio!
Sembra proprio questa la verità che la provocazione di Dio sta affermando, cioè che perfino i pagani sono più fedeli di voi! Nonostante sia così folle la cosa, Giuda l’ha fatto: “il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla”!
Vi rendete conto? Così – nella sua profezia – Dio sottolinea la gravità di tale infedeltà, di questo abbandono di Dio da parte del regno di Giuda, chiamando come testimoni i cieli, quindi il creato, perché si meraviglino, inorridiscano, restino attoniti, senza parole, davanti a tanta follia manifestata nel popolo di Dio, ancora di più trattandosi del solo vero Dio!
Al v. 13 la follia di Giuda viene descritta, attraverso Geremia, in un modo davvero particolare, forte, efficace: “Il mio popolo infatti ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua.”!
Non è davvero da folli abbandonare la Sorgente di acqua viva, il Signore (che aveva chiamato Abraamo a lasciare una nazione pagana e vedere crescere un popolo, assicurando la Sua fedeltà e provvidenza) … pretendendo di cavarsela da soli, scavandosi delle sorgenti inutili, piene di crepe, incapaci di trattenere l’acqua?!
È una chiara immagine che sottolinea con forza quanto sia folle l’atteggiamento arrogante che possiamo umanamente avere nei confronti di Dio, pretendendo di poter fare a meno di Lui, di cavarcela con le nostre forze, non riconoscendoLo, né adorandoLo, né servendoLo … finendo per farci molto male!
Signore, grazie che sei la mia Fonte di Acqua viva inesauribile …