Geremia 49:1-6

“Ma, dopo questo, io riporterò dall’esilio i figli di Ammon, dice il Signore …”

“[1] Riguardo ai figli di Ammon. Così parla il Signore: «Israele non ha forse figli? Non ha forse erede? Perché dunque Malcom prende possesso di Gad e il suo popolo abita nelle città circostanti? [2] Perciò ecco, i giorni vengono», dice il Signore, «in cui farò udire il grido di guerra contro Rabba dei figli di Ammon; essa diventerà un mucchio di macerie, le sue città saranno consumate dal fuoco. Allora Israele spodesterà quelli che l’avevano spodestato», dice il Signore. [3] «Urla, o Chesbon, poiché Ai è devastata; gridate, o città di Rabba, vestitevi di sacchi, spandete lamenti, correte qua e là lungo le muraglie, poiché Malcom va in esilio insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi. [4] Perché ti vanti delle tue valli, della tua fertile valle, o figliola infedele, che confidavi nei tuoi tesori e dicevi: “Chi verrà contro di me?” [5] Ecco, io ti faccio venire addosso da tutti i tuoi dintorni il terrore», dice il Signore, Dio degli eserciti; «voi sarete scacciati in tutte le direzioni e non vi sarà chi raduni i fuggiaschi. [6] Ma, dopo questo, io riporterò dall’esilio i figli di Ammon», dice il Signore.”.

Dopo i figli di Moab, nella profezia annunciata da Geremia riguardo al giudizio di Dio attraverso Nabucodonosor e i Caldei, era arrivato il turno dei figli di Ammon.
Mosè, in Genesi 19, racconta le origini di Moab ed Ammon, ambedue figli di una relazione incestuosa voluta dalle figlie di Lot nel timore di non avere una discendenza, visto che i loro mariti erano morti nella distruzione di Sodoma e Gomorra.
Le due figlie di Lot, forzando le circostanze, dimostrarono di non avere alcuna fiducia che il Signore avrebbe provveduto a loro, diedero del vino a loro padre Lot (che immagino fosse ben contento di bere per dimenticare quella situazione di dolore, fuga e solitudine).
Lo fecero bere fino ad ubriacarlo per due sere di seguito ed in quello stato lo sedussero. Così rimasero ambedue incinte.
Una chiamò suo figlio Ammon e l’altra Moab, ambedue erano quindi figli ma anche nipoti di Lot, nati dalle nipoti di Abraamo.

Ne discesero gli Ammoniti e i Moabiti, ambedue nazioni confinanti con Israele e che alternavano fasi di pace e di guerra col popolo di Dio …

Malcom, in questontesto, pare essere un appellativo alternativo per gli Ammoniti …

Dio li stava giudicamdo per la loro arroganza e idolatria, oltre che per il fatto che avevano osato invadere Gad, una delle tribù d’Israele, così Dio Si vendica e manda i caldei anche contro di loro …

Il giudizio di Dio, come per Moab, era senza scampo … Attraverso i caldei Dio avrebbe distrutto il loro paese e deportato il popolo che non era stato subito ucciso … Ma perché non li fa uccidere tutti?

Anche in questo caso, come abbiamo letto per Moab, Dio usa alla fine misericordia per gli ammoniti e promette che sarebbero tornati in patria dopo la deportazione! Incredibile …

Nell’agire di Dio ritroviamo questo Amore inspiegabile per noi che resta fedele anche con gli infedeli … Come Dio aveva amato Lot e lo aveva risparmiato, per amore di Abraamo, così aveva fatto con le figlie incestuose e così accadeva ancora con i discendenti di Lot, nipote di Abraamo!

Dopo il giusto giudizio, segue la misericordia … Dio non è un uomo, non serba rancore, non perde lucidità, non sfoga la Sua ira per il gusto di nuocere chi lo ha tradito … Egli agisce come giusto Dio, ma anche come Padre misericordioso, infatti il fine ultimo resta la Sua gloria e la realizzazione del Suo Regno eterno, non la soddisfazione di sentimenti di vendetta fine a se stessa, come farebbe un umano risentito …

Buondì! 📖🙏😘

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Chiesa Evangelica Isola

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