Ezechiele 7:1-13

“nessuno potrà, a causa del proprio peccato, salvare la propria vita …”

“[1] La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: [2] «Figlio d’uomo, così parla il Signore, Dio, riguardo al paese d’Israele: “La fine, la fine viene sulle quattro estremità del paese! [3] La tua fine è imminente; io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. [4] Il mio occhio ti sarà addosso senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te; e voi conoscerete che io sono il Signore”. [5] Così parla il Signore, Dio: “Sventura! Ecco viene una sventura! [6] La fine viene, viene la fine! Essa si sveglia per te! Ecco viene! [7] Viene il tuo turno, o abitante del paese! Il tempo viene, il giorno si avvicina: giorno di tumulto, e non di grida gioiose su per i monti. [8] Ora, tra breve, io spanderò su di te il mio furore, sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. [9] Il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te, e voi conoscerete che io sono il Signore, colui che colpisce. [10] Ecco il giorno! Ecco viene! Viene il tuo turno! La verga è fiorita! L’orgoglio è sbocciato! [11] La violenza si alza come verga dell’empietà; nulla più rimane di essi, della loro folla tumultuosa, del loro fracasso, nulla della loro magnificenza! [12] Giunge il tempo, il giorno si avvicina! Chi compra non si rallegri, chi vende non se ne dispiaccia, perché un’ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine. [13] Infatti chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto, anche se fosse tuttora in vita; poiché la visione contro tutta la loro moltitudine non sarà revocata, e nessuno potrà con il suo peccato salvare la propria vita.”.

Nella profezia di Ezechiele è giunto il tempo per dichiarare l’imminenza del giudizio di Dio … Non so come suoni il testo in ebraico, ma sembra una sorta di canto funebre, una nenia che ripete più volte che ormai il tempo del giudizio di Dio è giunto …
La fine viene … La tua fine è imminente (2-3)
Manderò la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, farò ricadere su di te le tue abominazioni …
Ti sarò addosso senza pietà … non avrò compassione … (4)
Sventura! Viene la fine … (5-6)
Viene il tuo turno … (7)
Spanderò su di te il mio furore, sfogherò la mia ira, punirò la tua condotta … (8)
Sarò senza pietà … (9)
Ecco il giorno, è il tuo turno per il giudizio (10)
La violenza si alza come verga dell’empietà … nulla rimane della loro magnificenza (della nazione)! (11)
Giunge il tempo, il giorno si avvicina! … un’ira ardente pende su tutti loro … (12)
La profezia contro tutti loro non sarà revocata, nessuno potrà a causa del proprio peccato salvare la propria vita … (13)

È un po’ come una marcia funebre incalzante che ad ogni passo fa crescere l’angoscia, l’ansia per il giudizio che cadrà loro addosso …

Mi sono messo a pensare a quanto in effetti è terribile pensare al giudizio di Dio che arriva inesorabile!
Dopo il Vangelo della Grazia che i discepoli di Cristo annunciano ad ogni occasione … resta solo il terribile giudizio per chi si ostina nel proprio peccato, si ostina nel rifiuto, nella folle ribellione a Dio!

Ma questo non dev’essere un motivo per deprimerci, rendendoci conto che tante persone periranno, giustamente … Invece, credo debba essere – come fu per Ezechiele – una chiara chiamata dal Signore a coloro che ha riscattato per vivere come sentinelle per il popolo, i parenti, i colleghi, i vicini di casa, i compagni di viaggio nella vita fra i quali il Signore ha deciso di chiamarci a rappresentarLo …

Buona domenica! 📖🙏😘

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