Ezechiele 12:1-15
“la casa d’Israele, questa casa ribelle, non ti ha chiesto: “Che fai? …”
“[1] La parola del Signore mi fu ancora rivolta in questi termini: [2] «Figlio d’uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle che ha occhi per vedere e non vede, orecchi per udire e non ode, perché è una casa ribelle. [3] Perciò, figlio d’uomo, prepàrati un bagaglio da esiliato e parti di giorno, in loro presenza, come se tu andassi in esilio; parti, in loro presenza, dal luogo dove tu sei, per un altro luogo; forse vi porranno mente, perché sono una casa ribelle. [4] Metti dunque fuori, di giorno, in loro presenza, il tuo bagaglio, simile a quello di chi va in esilio; poi la sera, esci tu stesso, in loro presenza, come fanno quelli che se ne vanno esuli. [5] Fa’, in loro presenza, un foro nel muro, e attraverso di esso porta fuori il tuo bagaglio. [6] Portalo sulle spalle, in loro presenza; portalo fuori quando farà buio; copriti la faccia per non vedere la terra, perché io faccio di te un segno per la casa d’Israele». [7] Io feci così come mi era stato comandato: portai fuori di giorno il mio bagaglio, bagaglio di esiliato, e sulla sera feci con le mie mani un foro nel muro; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle in loro presenza. [8] La mattina la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: [9] «Figlio d’uomo, la casa d’Israele, questa casa ribelle, non ti ha chiesto: “Che fai?” [10] Di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Quest’oracolo concerne il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa d’Israele di cui essi fanno parte. [11] Di’: ‘Io sono per voi un segno; come ho fatto io, così sarà fatto a loro: essi andranno in esilio, in schiavitù’. [12] Il principe che è in mezzo a loro porterà il suo bagaglio sulle spalle quando farà buio, e partirà; si farà un foro nel muro per farlo uscire di là, ed egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra. [13] Io stenderò su di lui la mia rete, egli sarà preso nel mio laccio; lo deporterò a Babilonia, nella terra dei Caldei, ma egli non la vedrà, e laggiù morrà. [14] Io disperderò a tutti i venti quelli che lo circondano per aiutarlo, tutti i suoi eserciti, e sguainerò la spada dietro a loro. [15] Essi conosceranno che io sono il Signore, quando li avrò sparsi fra le nazioni e dispersi nei paesi stranieri.”.
Questa volta la profezia che Ezechiele doveva presentare al popolo adotta una scenografia, una forma teatrale,. cioè doveva sceneggiare un copione, un contenuto scritto da Dio stesso …
L’obiettivo doveva evidentemente essere quello di rendere la comunicazione più efficace e il contenuto più impressionante su coloro che lo ricevevano…
Ma si trattava di un popolo ostinato nel peccato che, pur avendo davanti agli occhi la bontà di Dio, le Sue azioni amorevoli svolte in loro favore, la Sua fedeltà nel corso del tempo … continuavano a non voler ascoltare con le orecchie, non voler vedere con gli occhi, a non rendersi conto con il loro cuore, il loro cervello … Perciò Dio mandò questa parola di giudizio che, per rappresentarla, farla capire al meglio, Ezechiele doveva vestirsi come un fuggiasco, un esule, come una persona che si preparava a dover lasciare la propria terra, costretto dal popolo conquistatore …
Quindi una rappresentazione molto triste nella quale, quando usciva di casa per lasciare la città, doveva coprirsi la faccia per non vedere la terra che era costretto a lasciare …
In questa descrizione Dio gli dice di assumere atteggiamenti riconoscibili, in modo che tutti vedendo non dovessero chiedersi cosa volesse dire, anzi tutti capivano cosa stesse rappresentando …
Dopo aver mostrato il suo risicato bagaglio da fuggiasco, la sera, di notte, avrebbe dovuto praticare un buco nel muro per mostrare come gli esuli sarebbero dovuti scappare , come avrebbero cercato una via di fuga per non farsi vedere …
Poi, ad un certo punto, Dio chiede a Ezechiele: Ma questo popolo ostinato ti ha chiesto? Ha cercato di capire cosa stessi mostrando? Si è interessato a quello che stavi facendo?
No, neppure questo accadde, a causa della gravità della loro condizione spirituale, per il loro abbandono del patto con Dio, per la loro malvagità …
In questa rappresentazione, Dio punta il dito particolarmente sul principale colpevole, quindi soprattutto sul principe del popolo, sul re che stava regnando, annunciandogli con questa sceneggiatura quello sarebbe stato il suo destino!
Lui, insieme al popolo che avrebbe dovuto guidare nelle vie del Signore, avrebbe subito l’esilio e, in particolare lui come regnante, come guida del popolo verso il quale non aveva compiuto il suo dovere come Dio aveva comandato, sarebbe stato portato in Caldea, verso Babilonia, ma neppure l’avrebbe vista perché sarebbe morto!
Un giudizio terribile inesorabile ma senza dubbio giusto …
Sarà allora, disse il Signore a Ezechiele, quando saranno in terra straniera, quando saranno deportati, quando soffriranno lontani dalla loro terra, che riconosceranno chi è Dio, cosa ha fatto per loro e anche il Suo giusto giudizio!
Che il Signore ci protegga dall’essere così ostinati nel peccato per non doverci ritrovare ad ammettere troppo tardi le nostre colpe, le nostre responsabilità e anche la chiamata misericordiosa che ci rivolge a pentirci e ritornare sui nostri passi, per tornare a Lui …
Buona domenica! 📖🙏😘