“Il Signore degli eserciti li proteggerà …”
[10] Io farò sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme e gli archi di guerra saranno distrutti. Egli parlerà di pace alle nazioni, il suo dominio si estenderà da un mare all’altro e dal fiume sino alle estremità della terra. [11] Per te, Israele, a motivo del sangue del tuo patto, io libererò i tuoi prigionieri dalla fossa senz’acqua. [12] Tornate alla fortezza, o voi prigionieri della speranza! Anche oggi io ti dichiaro: «Ti renderò il doppio». [13] Poiché io piego Giuda come un arco, armo l’arco con Efraim ed ecciterò i tuoi figli, o Sion, contro i tuoi figli, o Iavan, e ti renderò simile alla spada di un eroe. [14] Il Signore apparirà sopra di loro, e la sua freccia partirà come il lampo. Il Signore, Dio, suonerà la tromba e procederà con l’uragano del sud. [15] Il Signore degli eserciti li proteggerà; essi mangeranno, calpesteranno pietre da fionda, berranno, tumulteranno come il vino, saranno pieni come coppe per offerte, come gli angoli dell’altare. [16] Il Signore, il loro Dio, li salverà in quel giorno, come il gregge del suo popolo; perché saranno come pietre di un diadema, che rifulgeranno sulla sua terra. [17] Poiché, come sarà buono, come sarà bello! Il grano farà crescere i giovani e il mosto le vergini.”.
Dopo l’annuncio estremamente esplicito della futura venuta del Messia, del versetto 9, testo infatti citato in tutti e quattro i vangeli del Nuovo Testamento, Zaccaria continua la descrizione in questa parte del libro con la quale esprime la gloriosa speranza che seguirà l’avvento del Messia …
Anche per i più recalcitranti a riconoscere in questi versi parole messianiche, come in altri brani profetici del genere, è evidente che il regno di cui si parla in questi versi ha una prospettiva eterna ed una estensione mondiale … perciò non può trattarsi di un riferimento ad avvenimenti legati alla storia contemporanea del profeta o dell’antico Israele.
Vediamo che e descritto come un regno che andrà da un estremo all’altro della Terra, che coinvolgerà le nazioni … è una situazione straordinaria nella quale Dio Si dichiara il garante del Suo popolo, il protettore, Colui che li protegge, manifestando chiaramente la Sua sovranità come Creatore, Signore di tutte le cose …
Queste parole ci portano a guardare lontano e a vivere il nostro quotidiano, il nostro “qui ed ora” pensando però a ciò che ci aspetta, cioè ciò che Dio ha promesso di compiere in favore di coloro che Lo amano, Lo temono e Lo servono …
Dio promette ancora, come ha sempre fatto nella storia antica, di combattere le battaglie dei Suoi … Il popolo poteva ricordare le innumerevoli volte in cui avevamo assistito, loro e i loro antenati, a vittorie incredibili, cioè delle quali non avevano alcun merito e che mai avrebbero potuto vincere con le loro risorse!
Il Messia, il re in groppa a un puledro d’asina, porterà la vera pace … un Regno senza confini …
Egli libererà i prigionieri che altrimenti sarebbero stati spacciati, darà rifugio a chi altrimenti resterebbe in balìa dei nemici … Egli sarà allora rifugio, la loro torre inespugnabile! (10-12)
Dio renderà il Suo popolo invincibile, pur apparendo senza forza … il Re umile e mansueto ha insegnato che la vera guerra è spirituale, che non si vince contando le forze in campo, ma con Dio che vince per noi! (13-15)
“Il Signore, il loro Dio, li salverà in quel giorno, come il gregge del suo popolo; perché saranno come pietre di un diadema, che rifulgeranno sulla sua terra.”! (16)
Un linguaggio simbolico, certamente , ma che esprime che è Dio che cammina davanti al Suo popolo, che il Messia avrebbe creato un nuovo popolo nel quale tutti coloro che crederanno, da ogni popolo e nazione, troveranno la loro casa …
Dio considera i Suoi come il Suo tesoro speciale, pietre preziose che faranno splendere davanti a tutto l’universo la meraviglia della Sua corona spirituale, quelli che in Giovanni 17 Gesù definirà “quelli che il Padre mi ha dato”!
Sarà meraviglioso, senza dubbio: “… come sarà buono, come sarà bello!”. (17) poche parole, di valore universale comprensibili in tutte le epoche … ma che ci ricordano anche come sia impossibile immaginare appieno la portata universale del risultato dell’opera del Messia di Dio, bisogna crederci e aspettare di vederla!
Ho riflettuto, ancora una volta, che è sempre con gli occhi della fede che possiamo ‘vedere’ ciò che è difficile da immaginare in questo caos, in questo povero mondo alla deriva, che pretende di cavarsela senza Dio … un mondo nel quale regna la malvagità, l’apparenza, i soprusi, l’immoralità, che contrasta o perfino perseguita coloro che amano Dio e vogliono vivere per Lui … un povero mondo nel quale il Vangelo, anziché essere accolto come la Buona Notizia, piuttosto irrita, da fastidio, appare follia, qualcosa da combattere …
Che il Signore ci doni una vista lunga, la capacità di vedere oltre le circostanze e vivere sereni, nonostante tutto, nella certezza di ciò che ci aspetta come riscattati del Signore!




