“Dio non rinuncia ai Suoi progetti a causa della nostra miseria e delle nostre infedeltà ma, per amore di Se stesso, li mantiene, fedele alle Sue promesse …”

“[1] Il Signore mi disse: «Va’ ancora, ama una donna amata da un altro e adultera; amala come il Signore ama i figli d’Israele, i quali pure si volgono ad altri dèi e amano le schiacciate d’uva». [2] Allora me la comprai per quindici sicli d’argento, per un comer d’orzo e un letec d’orzo, [3] e le dissi: «Aspettami per parecchio tempo: non ti prostituire e non darti a nessun uomo; io farò lo stesso per te». [4] I figli d’Israele infatti staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio e senza statua, senza efod e senza idoli domestici. [5] Poi i figli d’Israele torneranno a cercare il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, e ricorreranno tremanti al Signore e alla sua bontà, negli ultimi giorni.”.

Un brevissimo capitolo di soli 5 versi, nel quale Osea riceve ancora rivelazioni da Dio su come gestire la sua relazione con la moglie Gomer che, nonostante avesse avuto l’opportunità di cambiare davvero vita, aveva continuato nella perversione del suo cuore a comportarsi da prostituta, cercando amanti dai quali sperava di avere di più che da suo marito …

In questi versi, Dio manda Osea a riprendersi sua moglie, a farlo nonostante non lo meritasse affatto …
Secondo alcuni studiosi, il fatto che Osea debba comprarla, significa che le numerose prostituzioni di Gomer a cui il libro fa riferimento stanno a dimostrare – come accadeva a quel tempo nei popoli pagani – che sarebbe finita nella prostituzione idolatrica, vendutasi come prostituta nel tempio pagano, perciò Osea dovette comprarla per liberarla dalla situazione nella quale si era cacciata …

“… amala come il Signore ama i figli d’Israele, i quali pure si volgono ad altri dèi …”! (1)

Quello che Dio chiedeva a Osea di fare continuava ad essere ‘rappresentativo’, simbolico, cioè doveva rappresentare, nel rapporto con la sua moglie presa dalla prostituzione, la relazione di Dio con Israele …

I vv. 3-4 sono l’ennesima raccomandazione di Dio a Israele, come mostrò Osea con sua moglie Gomer nel rivolgere verso lei un amore incondizionato, unilaterale, pieno di misericordia …
“… le dissi: «Aspettami per parecchio tempo: non ti prostituire e non darti a nessun uomo; io farò lo stesso per te».”!

Raccomandazioni sostanzialmente inutili, parole al vento, un accordo che – come al solito – Dio rispettava, ma il popolo no …

Così segue un annuncio profetico sulle sorti del popolo:
“I figli d’Israele infatti staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio e senza statua, senza efod e senza idoli domestici.” (4)
Come Gomer, la nazione d’Israele era adultera. Erano come Gomer nella loro ribellione al Signore e sarebbero finiti in schiavitù come lei. Questi versetti sono una profezia del loro esilio che sarebbe accaduto presto – infatti il regno del nord fu esiliato in Assiria e Giuda, quello del sud, a Babilonia. Israele avrebbe vissuto a lungo senza il beneficio dei privilegi del patto, senza re o sacerdote, senza il sistema sacrificale, senza poter vivere nel paese.

Così, nella profezia, arriva la parte finale, quella che guarda lontano …
Considerata la successiva storia d’Israele, credo che la promessa del Signore riguardo intanto il ritorno in patria dopo l’esilio, ma è soprattutto una proiezione verso gli ultimi tempi …
“Poi i figli d’Israele torneranno a cercare il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, e ricorreranno tremanti al Signore e alla sua bontà, negli ultimi giorni.” (5)
Il loro “Davide” non può che rappresentare simbolicamente il Messia che sarebbe venuto … Colui che sarebbe stato il Re per sempre!

Negli ultimi giorni, tremanti, correranno al Signore …

Dio non rinuncia ai Suoi progetti a causa della nostra miseria e delle nostre infedeltà ma, per amore di Se stesso, li mantiene, fedele alle Sue promesse …
Egli non ci ama perché lo meritiamo e siamo abbastanza bravi da attirare la Sua attenzione, ma perché ha deciso di farlo nel Suo infinito ed inspiegabile Amore!

Come Osea amò e comprò una moglie che si prostituiva, che non lo meritava affatto, così il Signore ha fatto per noi, comprandoci al pesante prezzo della vita di Suo Figlio …

Come Gomer, dopo numerosi amanti, dopo una vita di tradimento, si sarebbe ricordata di suo marito e del suo amore incondizionato, così noi, il Suo popolo, torneremo a Dio negli ultimi tempi per godere l’adempimento immeritato delle Sue promesse!

Grazie, Signore!

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Chiesa Evangelica Isola

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