“Dio non è un idolo muto, sordo e impotente, Egli ascolta e risponde, a Suo modo e a Suo tempo …”
“[20] «Io parlavo, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo Israele, e presentavo la mia supplica al Signore, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio. [21] Mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell’uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, mandato con rapido volo, si avvicinò a me all’ora dell’offerta della sera. [22] Egli mi rivolse la parola e disse: “Daniele, io sono venuto perché tu possa comprendere. [23] Quando hai cominciato a pregare c’è stata una risposta e io sono venuto a comunicartela, perché tu sei molto amato. Fa’ dunque attenzione al messaggio e comprendi la visione. [24] Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. [25] Sappi dunque e comprendi bene: dal momento in cui è uscito l’ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme fino all’apparire di un unto, di un capo, ci saranno sette settimane e sessantadue settimane; essa sarà restaurata e ricostruita, piazza e mura, ma in tempi angosciosi. [26] Dopo le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per lui. Il popolo di un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un’inondazione, ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra. [27] Egli stabilirà un patto con molti per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta. Sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore”».
Nel brano precedente abbiamo lasciato l’uomo di Dio alla corte del re Dario in preghiera … Daniele è un bell’esempio di preghiera … Dialogando col suo Signore, strutturava i suoi pensieri e li esprimeva a partire proprio dalla sua grande e corretta considerazione di Dio …
Tu sei il solo vero Dio e noi dei miserabili peccatori … non abbiamo alcun diritto di rivolgerci a Te e tantomeno di farTi richieste, ma faccio appello alla Tua infinita misericordia perché Tu metta fine al giudizio, alla vergogna del Tuo popolo, riportando la gloria nel Tuo tempio, perché il Tuo Nome e la fama della Tua grandezza sia riconosciuta fra le nazioni …
Così, mentre Daniele era in preghiera … mentre confessava il peccato suo e del popolo, mentre supplicava Dio … l’angelo Gabriele gli apparve volando, come un uomo, niente ali, niente aureola … (20-21)
Sono venuto a comunicare la risposta di Dio e spiegarti … gli disse … Ma la ragione della risposta che l’angelo gli diede era davvero incoraggiante: “perché tu sei molto amato”!
L’uomo che si umiliava davanti a Dio, che pregava ammettendo la miseria sua e del popolo, che sapeva bene di non avere alcun merito e possibile pretesa davanti al Signore … riceve risposta perché era “molto amato”!
Incredibile, ma vero … Dio ama e risponde a chi ha un cuore sincero, afflitto e umile, non un cuore ambiguo che agisce per mettersi in mostra, ma davvero sincero e umile …
A quel figlio umile Dio risponde e manda un angelo perché comprenda correttamente … (22-23)
Ancora una volta le parole espresse verso Daniele, usate dall’angelo nella rivelazione riguardo ai tempi … erano misteriose, impossibili da capire con certezza, tantomeno per noi oggi …
Questo sembra voler dimostrare ancora una volta che quelle indicazioni profetiche non servivano ad attestare il quando sarebbero avvenute … ma la loro certezza!
Promesse certe perché erano la volontà di Dio e quindi era un piano che certamente si sarebbe realizzato in ogni dettaglio …
Dio il Signore, il Re dei re, il sovrano Creatore … stava annunciando a Daniele attraverso l’angelo che c’è un futuro certo nelle Sue mani, che Egli avrebbe messo fine alla vergogna del Suo popolo e che, come Daniele aveva pregato, avrebbe mostrato a tutti la Sua gloria e la Sua onnipotenza …
Settanta settimane, secondo alcuni linguisti si tratta di “settenari”, cioè settimane di anni … (24) Quindi un linguaggio misterioso, eppure resta la certezza della dichiarata volontà di Dio di agire per: “… far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo.”!
Dopo il periodo incalcolabile nel mistero della volontà di Dio, sarebbe sorto un capo, un unto e la città di Dio sarebbe stata: “restaurata e ricostruita, piazza e mura, ma in tempi angosciosi.”! (25)
In seguito, dopo un altro periodo secondo i tempi di Dio, quel capo, quell’unto sarà soppresso, eliminato … nessuno lo difenderà … (26)
Non ho ovviamente certezze, ma sono parole che mi fanno pensare al Messia che sarà eliminato e nessuno Lo difenderà …
Verrà poi un popolo con un capo che “distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un’inondazione, ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra.”!
Anche in questo caso ipotizzo che possa essere un riferimento alla conquista di Gerusalemme da parte dei Romani e alla distruzione del tempio, che la storia successiva ci racconta essere avvenuta nel 70 d.C.
Da quel tempo, quel conquistatore: “… farà cessare sacrificio e offerta”, come avvenne in effetti dopo la distruzione del tempio compiuta dai Romani …
Così quel devastatore commetterà le cose più abominevoli … ma anche per lui verrà la completa distruzione, perché Dio l’ha decretata su di lui! (27)
Per quanto misterioso possa apparire il come e il quando, il piano di Dio si realizza certamente, perché fedele e onnipotente è Colui che l’ha decretato, nessuno può opporsi alla Sua volontà!
Certo, la curiosità umana spesso ci spinge a distrarci dalla sostanza delle cose, da ciò che conta davvero e cioè che la volontà di Dio è assolutamente certa, anche quando i tempi di Dio e perfino i modi non ci sono chiari!
Resta il fatto che da Daniele imparo a pregare: con umiltà, con un cuore pentito, riconoscendo e dichiarando la grandezza, la giustizia e l’amore di Dio, chiedendo che la Sua gloria illumini il Suo popolo indegno, che Egli agisca per amore di Se stesso, per la Sua gloria e non per miei presunti meriti …
Imparo che Dio ama chi ha un cuore contrito per il proprio peccato e che resta umile … e anche quando so che arriveranno “tempi angosciosi”, Egli è e resterà con me …
Imparo che ciò che conta nelle promesse di Dio è la loro certezza, la Sua fedeltà e giustizia non sono mai in discussione, perciò posso vivere sereno in Lui, in qualsiasi circostanza …
Imparo che nulla sfugge a Dio e anche l’essere umano più ateo, più arrogante, più potente e temibile, sarà giudicato inesorabilmente da Dio … Giustizia sarà fatta, non ho bisogno di cercare di ottenere le mie vendette!