“Perdere il senso e la visione dell’obiettivo finale di Dio, significa vivere vittime della paura delle vicende che non comprendiamo …”
“[19] Allora volli conoscere la verità intorno alla quarta bestia che era diversa da tutte le altre, straordinariamente terribile, che aveva denti di ferro e unghie di bronzo, che divorava, sbranava e calpestava il resto con le zampe. [20] Chiesi pure spiegazioni delle dieci corna che aveva sul capo, del corno che spuntava e davanti al quale ne erano cadute tre; quel corno aveva occhi e una bocca che proferiva parole arroganti, e appariva maggiore delle altre corna. [21] Io vidi quel corno fare guerra ai santi e avere il sopravvento, [22] finché non giunse il vegliardo. Allora il potere di giudicare fu dato ai santi dell’Altissimo, e venne il tempo che i santi ebbero il regno. [23] Ed egli mi disse: “La quarta bestia è un quarto regno sulla terra, diverso da tutti i regni, che divorerà tutta la terra, la calpesterà e la frantumerà. [24] Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; e dopo quelli sorgerà un altro re, che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re. [25] Egli parlerà contro l’Altissimo, affliggerà i santi dell’Altissimo e si proporrà di mutare i giorni festivi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo. [26] Poi si terrà il giudizio e gli sarà tolto il dominio; verrà distrutto e annientato per sempre. [27] Allora il regno, il potere e la grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo; il suo regno è un regno eterno, e tutte le potenze lo serviranno e gli ubbidiranno”. [28] Qui finisce il racconto. Quanto a me, Daniele, fui molto spaventato dai miei pensieri e il mio volto cambiò colore. Ma conservai tutto questo nel mio cuore».”.
Ho visto purtroppo tante volte persone che, studiando la Bibbia, tentavano di trovare il modo per ‘calcolare’ i tempi accennati nelle profezie, in questo caso nella visione di Daniele … ma non è mai stato questo l’obiettivo delle profezie!
Quando Dio ha voluto indicare dei tempi, lo ha fatto esplicitamente … a Ezechia disse che gli avrebbe concesso 15 anni di vita e così fu …
A Geremia indicò che l’esilio sarebbe durato 75 anni, e così fu …
Ma quando non è così, quando le rivelazioni fatte al profeta sono imprecise, indefinite, incomprensibili … evidentemente il Signore sta esprimendo altro: minaccia, speranza, promessa, incoraggiamento …
In genere, la profezia futura indefinita non attesta eventi incerti, ma ci dissuade dal tentare di calcolarne i tempi … piuttosto incoraggia a guardare lontano, oltre le circostanze e ciò che stiamo vivendo, a pensare a ciò che ci aspetta e che Dio ha promesso, anziché lasciarci schiacciare dalla pressione delle situazioni contemporanee …
D’altronde, perdere il senso e la visione dell’obiettivo finale di Dio, significa vivere vittime della paura delle vicende che non comprendiamo …
In questo brano vediamo Daniele che si spaventa, che cerca di capire, che chiede spiegazioni … (19) ma non ebbe risposte sui tempi, ne ebbe invece sugli eventi certi e futuri, perché era Dio a dichiararli e prometterli!
Ci sarebbero stati regni susseguenti, tutti terribili, ma quello finale sarebbe stato il peggiore … chi lo guidava avrebbe osato parlare contro Dio e avrebbe fatto soffrire i santi dell’Altissimo per un determinato (ma indefinibile) periodo, avrebbe imposto cambiamenti sociali e religiosi …
Ma poi verrà il tempo decretato da Dio della sua distruzione! Dio stesso porrà fine a tutta quella sofferenza e disordine … (25-27)
Così verrà finalmente il tempo del riscatto, quello in cui: “ … il regno, il potere e la grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo; il suo regno è un regno eterno e tutte le potenze lo serviranno e gli ubbidiranno”! (27)
Ricorda ovviamente altri brani o affermazioni apocalittici di Gesù, di Paolo e di Giovanni in Apocalisse …
Questo brano finisce con l’immagine di Daniele che si era spaventato davvero, ma che capì di dover conservare nel suo cuore ciò che gli era stato rivelato … (28)
Con quegli avvertimenti e quelle promesse nel cuore avrebbe affrontato ogni circostanza, ogni prova, ogni tentazione, ogni difficoltà … sapendo per certo dal Signore che sarebbe arrivato il tempo del Regno eterno, quello nel quale i santi dell’Altissimo avrebbero regnato con Lui sopra ogni male, oltre ogni vergognosa manifestazione del peccato e del dominio umani che, per quanto terribili, avrebbero avuto fine …
Ogni cosa che non poteva capire acquisiva perciò senso nelle promesse certe di Dio per il futuro …