“ …”
“[18] Allora il re ritornò al suo palazzo e digiunò tutta la notte; non fece venire nessuna delle concubine e non riuscì a dormire. [19] La mattina il re si alzò molto presto, appena fu giorno, e si recò in fretta alla fossa dei leoni. [20] Quando fu vicino alla fossa, chiamò Daniele con voce angosciata e gli disse: «Daniele, servo del Dio vivente! Il tuo Dio, che tu servi con perseveranza, ha potuto liberarti dai leoni?» [21] Daniele rispose al re: «Vivi per sempre, o re! [22] Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la bocca dei leoni; essi non mi hanno fatto nessun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui, e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male». [23] Allora il re fu molto contento e ordinò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si trovò su di lui nessuna ferita, perché aveva avuto fiducia nel suo Dio. [24] Per ordine del re, gli uomini che avevano accusato Daniele furono presi e gettati nella fossa dei leoni con i loro figli e le loro mogli. Non erano ancora giunti in fondo alla fossa, che i leoni si lanciarono su di loro e stritolarono tutte le loro ossa. [25] Allora il re Dario scrisse alle genti di ogni popolo, nazione e lingua che abitavano su tutta la terra: «Pace e prosperità vi siano date in abbondanza! [26] Io decreto che in tutto il territorio del mio regno si tema e si rispetti il Dio di Daniele, perché è il Dio vivente che dura in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine. [27] Egli libera e salva, fa segni e prodigi in cielo e in terra. È lui che ha liberato Daniele dalle zampe dei leoni». [28] Daniele prosperò durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro, il Persiano.”.
Abbiamo visto il coraggio e la determinazione donati dal Signore a Daniele, che non nascose la sua fede e, fidandosi ciecamente di Dio, accettò le conseguenze della sua fede …
Costretto dall’inganno di corte a far rinchiudere Daniele nella fossa dei leoni, il re aveva incoraggiato l’uomo di Dio, nel quale riconosceva una fede solida, a confidare nel soccorso del Signore …
In effetti, il re era angosciato per aver dovuto disporre, per l’inganno dei suoi cortigiani, che Daniele fosse mandato a morte certa fra leoni affamati …
Ma ‘qualcosa’ gli diceva che c’era speranza, ciò che aveva imparato osservando la fede di Daniele gliene dava convinzione …
Tornò dalla prigione angosciato, digiunò tutta la notte, niente sesso quella notte e non riuscì a dormire … (18-19)
All’alba corse tornando alla prigione, alla fossa dei leoni, e chiamò Daniele angosciato:
«Daniele, servo del Dio vivente! Il tuo Dio, che tu servi con perseveranza, ha potuto liberarti dai leoni?» (20)
Non oso immaginare il suo cuore in gola, il suo fortissimo desiderio che arrivasse una risposta … l’ansia di dimostrare a se stesso che tutto quello che Daniele gli aveva detto sul suo Dio fosse meravigliosamente vero …
Così fu … “Daniele rispose al re: «Vivi per sempre, o re! [22] Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la bocca dei leoni; essi non mi hanno fatto nessun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui, e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male».”! (21-22)
Il re Dario non stava nella pelle, era tutto vero, era un’altra dimostrazione della grandezza del Dio di Daniele! Così lo fece subito tirare fuori dalla fossa … (23) ed era illeso, nessuna ferita … “perché aveva avuto fiducia nel suo Dio”!
A quel punto, volle subito fare giustizia, vendicarsi della cattiveria di quella gente gelosa, i suoi amministratori, che avevano tramato contro Daniele, tentando di mandarlo a morte …
L’ira del re si infuriò contro di loro, ordinò che fossero loro a morire, con le loro famiglie, nella fossa dei leoni! (24)
Nel loro caso, il Dio di Daniele non intervenne con il Suo angelo per chiudere la loro bocca affamata … furono tutti sbranati …
Il re aveva imparato una grande lezione, aveva fatto bene a confidare nel Dio di Daniele … così si affrettò ad emanare un decreto, ma molto diverso da quello precedente con cui aveva imposto di adorare la sua persona, lasciandosi ingannare dai satrapi …
Questa volta, in tutto il regno, si imponeva il timore e il rispetto per il “Dio di Daniele, perché è il Dio vivente che dura in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine. Egli libera e salva, fa segni e prodigi in cielo e in terra. È lui che ha liberato Daniele dalle zampe dei leoni».”! (26-27)
Il Signore, il Dio del cielo, il Creatore, il Re dei re che aveva chiuso la bocca dei leoni, che aveva sostenuto Daniele nella fede, continuò a benedire il Suo servo che : “… prosperò durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro, il Persiano.”! (28)
Le sofferenze di gioventù, aver visto distruggere Gerusalemme e il tempio sotto il giudizio di Dio, erano solo un lontano ricordo …
Quella di Daniele non è una prova che dimostra che anche gli sfigati possono farcela, una storia a lieto fine che attesti che c’è speranza per tutti … ma è la storia di Dio, che dimostra che la sola fede è quella riposta in Lui, che Egli ci dona, quella che va nutrita ogni giorno ascoltandolo nella Sua Parola e nella preghiera regolare, nel dialogo con Dio …
È la storia del solo vero Dio che dimostra quanto Egli sia fedele ai Suoi, quanto tenga la loro vita e circostanze nelle Sue mani onnipotenti e nulla può accadere che egli non voglia e che non abbia sotto il Suo controllo divino e sovrano!
Grazie, Signore!