“Nulla sarà più come prima, tutto va santificato a causa della presenza della gloria del Signore …”
“[11] Ne misurino il piano e, se si vergognano di tutto quello che hanno fatto, fa’ loro conoscere la forma di questa casa, la sua disposizione, le sue uscite e i suoi ingressi, tutti i suoi disegni e tutti i suoi regolamenti, tutti i suoi riti e tutte le sue leggi; mettili per iscritto sotto i loro occhi affinché osservino tutti i suoi riti e tutti i suoi regolamenti e li mettano in pratica. [12] Questa è la legge della casa. Sulla sommità del monte, tutto lo spazio che deve occupare tutto intorno sarà santissimo. Ecco, questa è la legge della casa. [13] «Queste sono le misure dell’altare, in cubiti, dei quali ogni cubito è un cubito e un palmo. La base misura un cubito d’altezza e un cubito di larghezza; l’orlo che termina tutto il suo contorno, una spanna di larghezza; questo è il sostegno dell’altare. [14] Dalla base, sul suolo, fino al gradino inferiore, due cubiti, e un cubito di larghezza; dal piccolo gradino fino al grande gradino, quattro cubiti, e un cubito di larghezza. [15] La parte superiore dell’altare misura quattro cubiti d’altezza; dal fornello dell’altare si elevano quattro corni; [16] il fornello dell’altare misura dodici cubiti di lunghezza e dodici di larghezza, e forma un quadrato con i suoi quattro lati. [17] Il gradino misura dai quattro lati quattordici cubiti di lunghezza e quattordici cubiti di larghezza; l’orlo che termina il suo contorno è di mezzo cubito; la base misura tutto intorno un cubito e i suoi scalini sono volti verso oriente». [18] Egli mi disse: «Figlio d’uomo, così parla il Signore, Dio: “Ecco i regolamenti dell’altare per il giorno che sarà costruito per offrirvi su l’olocausto e per farvi l’aspersione del sangue. [19] Ai sacerdoti levitici, che sono della stirpe di Sadoc, i quali si accostano a me per servirmi”, dice il Signore, Dio, “darai un toro per un sacrificio espiatorio. [20] Prenderai del suo sangue e ne metterai sopra i quattro corni dell’altare, ai quattro angoli dei gradini e sull’orlo tutto intorno; purificherai così l’altare e farai l’espiazione per esso. [21] Prenderai il toro del sacrificio espiatorio e lo si brucerà in un luogo designato della casa, fuori del santuario. [22] Il secondo giorno offrirai come sacrificio espiatorio un capro senza difetto; con esso si purificherà l’altare come lo si è purificato con il toro. [23] Quando avrai finito di fare quella purificazione, offrirai un toro senza difetto e un capro del gregge, senza difetto. [24] Li presenterai davanti al Signore; i sacerdoti vi getteranno su del sale e li offriranno in olocausto al Signore. [25] Per sette giorni offrirai ogni giorno un capro come sacrificio espiatorio; si offrirà pure un toro e un montone del gregge, senza difetto. [26] Per sette giorni si farà l’espiazione per l’altare, lo si purificherà e lo si consacrerà. [27] Quando quei giorni saranno compiuti, l’ottavo giorno e in seguito, i sacerdoti offriranno sull’altare i vostri olocausti e i vostri sacrifici di riconoscenza; e io vi gradirò”, dice il Signore, Dio».
Quest’ultima parte del capitolo, dopo che Dio aveva dichiarato a Ezechiele che lo scopo della visione era di portare il residuo del popolo a vergognarsi del loro peccato, trovandosi a confrontarsi di nuovo con la presenza e quindi la Santità del Signore … ancora attraverso un linguaggio simbolico che richiamava non solo le dimensioni del nuovo tempio, ma anche tutto il rituale che sottolineava il ritorno alla consacrazione al Signore, serviva a spiegare il senso e le ragioni per rendere possibile che il popolo purificato potesse restare alla presenza di Dio!
Non a caso al v. 11 Dio precisa la condizione irrinunciabile perché quella visione si avverasse per il popolo, cioè che mostrassero un vero ravvedimento: “se si vergognano di tutto quello che hanno fatto …”!
Quindi, se un vero ravvedimento ci sarebbe stato, Dio prescriveva tutti i sacrifici da praticare per purificare il tempio e tutti coloro che avrebbero fi nuovo, finalmente, partecipato al culto al solo vero Dio …
L’epilogo positivo del vero ravvedimento e di una adeguata purificazione portava ad essere di nuovo “graditi”, accettati davanti a Dio (27)
Perciò, credo che l’insegnamento che attraverso questa parte del libro, che viene precisato attraverso il linguaggio simbolico e tanti dettagli tipici dei rituali storici istituiti da Dio nell’antico Israele, sia essenzialmente che Dio ed ogni forma di peccato sono incompatibili con la Sua presenza e la Sua Santità!
Inoltre, imparo che non c’è modo di tornare alla presenza di Dio ed essere perdonati ed accettati senza un vero ravvedimento, senza un vero cambiamento di rotta, di vita, di atteggiamento, senza un vero allontanamento dal peccato …