“Ancora oggi il Signore agisce così con i Suoi figli, con coloro che Lo riconoscono, anche quando miseramente cadiamo e ci allontaniamo, per essere poi riportati a casa, all’ovile, dalla Sua misericordia paterna …”
“[25] «Perciò, così parla il Signore, Dio: “Ora io farò tornare Giacobbe dalla deportazione e avrò pietà di tutta la casa d’Israele, e sarò geloso del mio santo nome. [26] Essi avranno finito di portare il loro disonore e la pena di tutte le infedeltà che hanno commesse contro di me, quando abiteranno al sicuro nel loro paese e non vi sarà più nessuno che li spaventi; [27] quando li ricondurrò dai popoli e li raccoglierò dai paesi dei loro nemici e mi santificherò in loro davanti a molte nazioni. [28] Essi conosceranno che io sono il Signore, il loro Dio quando, dopo averli fatti deportare fra le nazioni, li avrò raccolti nel loro paese e non lascerò là più nessuno di essi; [29] non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d’Israele”, dice il Signore, Dio».
Nella sequenza delle rivelazioni di Dio, prima a Geremia e poi a Ezechiele, questa profezia sembra essere quella che più corrisponde al compimento del tempo della cattività, dell’esilio babilonese …
Evidentemente si stavano compiendo i 75 anni di esilio di cui il Signore aveva parlato, promettendo che avrebbe riportato il residuo del Suo popolo nella terra che aveva donato ai loro padri, ai loro antenati …
“io farò tornare dalla deportazione” … “avrò pietà di tutta la casa d’Israele, e sarò geloso del mio santo nome”! (25-25)
Dio decide nella Sua misericordia che: “Essi avranno finito di portare il loro disonore e la pena di tutte le infedeltà che hanno commesse contro di me, quando abiteranno al sicuro nel loro paese e non vi sarà più nessuno che li spaventi …” (26)
Dio aveva deciso sovranamente: “… li ricondurrò dai popoli e li raccoglierò dai paesi dei loro nemici e mi santificherò in loro davanti a molte nazioni.”! (27)
Mai nel libro ho trovato fin qui un accenno ai meriti di Israele, a quanto buono e ravveduto fosse diventato sotto il giusto giudizio di Dio … mai! Quando, dopo il giudizio, c’è stato il tempo della misericordia, del perdono, della restaurazione, del ritorno in patria ed al culto al solo vero Dio … è sempre successo per l’iniziativa divina di misericordia e Grazia nei loro confronti … Quando Dio decideva di tutelare il proprio Nome Santo davanti a tutti, riconduceva a Sé il Suo gregge smarrito, allo sbando, decimato… suscitando la meraviglia di tutti!
Infatti, lo scopo di Dio era sempre quello di portare il popolo e tutte le nazioni, ovviamente ognuno da una prospettiva diversa, a riconoscere il Signore, il solo vero Dio, come giusto Giudice o come Padre!
“Essi conosceranno che io sono il Signore, il loro Dio quando, dopo averli fatti deportare fra le nazioni, li avrò raccolti nel loro paese e non lascerò là più nessuno di essi; non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d’Israele, dice il Signore, Dio.”! (28-29)
Questa verità, questo agire di Dio resta coerente nel tempo. Ancora oggi è così con i Suoi figli, con coloro che Lo riconoscono, anche quando miseramente cadiamo e ci allontaniamo, per essere poi riportati a casa, all’ovile, dalla Sua misericordia paterna …