“Il sommo Pastore giudica i falsi pastori e compensa le loro mancanze, curandoSi delle Sue pecore …”
“[1] La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: [2] «Figlio d’uomo, profetizza contro i pastori d’Israele; profetizza e di’ a quei pastori: Così parla il Signore, Dio: “Guai ai pastori d’Israele che non hanno fatto altro che pascere se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbono pascere? [3] Voi mangiate il latte, vi vestite di lana, ammazzate ciò che è ingrassato, ma non pascete il gregge. [4] Voi non avete rafforzato le pecore deboli, non avete guarito la malata, non avete fasciato quella che era ferita, non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la perduta, ma avete dominato su di loro con violenza e con asprezza. [5] Esse, per mancanza di pastore, si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le bestie dei campi e si sono disperse. [6] Le mie pecore si smarriscono per tutti i monti e per ogni alto colle; le mie pecore si disperdono su tutta la distesa del paese, e non c’è nessuno che se ne prenda cura, nessuno che le cerchi! [7] Perciò, o pastori, ascoltate la parola del Signore! [8] Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “poiché le mie pecore sono abbandonate alla rapina e poiché le mie pecore, che sono senza pastore, servono di pasto a tutte le bestie dei campi, e i miei pastori non cercano le mie pecore, perché i pastori pascono se stessi e non pascono le mie pecore, [9] per questo, o pastori, ascoltate la parola del Signore! [10] Così parla il Signore, Dio: Eccomi contro i pastori; io domanderò le mie pecore alle loro mani e li farò cessare dal pascere le pecore. I pastori non pasceranno più se stessi; io strapperò le mie pecore dalla loro bocca ed esse non serviranno più loro di pasto”. [11] «Infatti così dice il Signore, Dio: “Eccomi! Io stesso mi prenderò cura delle mie pecore e andrò in cerca di loro. [12] Come un pastore va in cerca del suo gregge il giorno che si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io andrò in cerca delle mie pecore e le ricondurrò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di tenebre. [13] Le farò uscire dai popoli, le radunerò dai diversi paesi e le ricondurrò sul loro suolo; le pascerò sui monti d’Israele, lungo i ruscelli e in tutti i luoghi abitati del paese. [14] Io le pascerò in buoni pascoli e i loro ovili saranno sugli alti monti d’Israele; esse riposeranno là in buoni ovili e pascoleranno in grassi pascoli sui monti d’Israele. [15] Io stesso pascerò le mie pecore, io stesso le farò riposare”, dice il Signore, Dio. [16] “Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, rafforzerò la malata, ma distruggerò la grassa e la forte; io le pascerò con giustizia.
Usando la similitudine, l’allegoria del gregge e della pastorizia, molto comune e conosciuta nella storia e cultura dell’antico Israele, Dio continua a rivelarsi a Ezechiele sulle parole da trasmettere al popolo …
Questa volta il Signore affronta i pastori del gregge, quindi le guide, a quel tempo erano i capi del popolo e i sacerdoti …
Le guide, i responsabili del popolo, erano sotto la lente di ingrandimento di Dio e dovevano ascoltare come Egli valutava il loro lavoro … Certo, se pensavano che Dio fosse assente o distratto, si sbagliavano di grosso!
Il giudizio di Dio è rivolto contro i pastori con parole chiare e dure: “Guai ai pastori d’Israele che non hanno fatto altro che pascere se stessi!”!
Poi, a rafforzare l’accusa, c’è un’affermazione ironica che chiede loro se hanno dimenticato o non sanno che il compito di un pastore sia occuparsi del gregge! “Non è forse il gregge quello che i pastori debbono pascere?” (2)
L’accusa è davvero grave: Voi sfruttate il gregge a vostro vantaggio, ma non ve prendete cura! (3)
Non avete svolto il vostro compito: “Voi non avete rafforzato le pecore deboli, non avete guarito la malata, non avete fasciato quella che era ferita, non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la perduta, ma avete dominato su di loro con violenza e con asprezza.” (3-4)
Il risultato del vostro comportamento è drammatico, perché : “… per mancanza di pastore, si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le bestie dei campi …”! È vostra la responsabilità della condizione del gregge, del popolo … (5-9)
Perciò intervengo Io, eccomi contro i pastori, dice il Signore … mi occupo io dei pastori, chiederò conto del loro comportamento e toglierò il gregge dalle loro mani, perché non possano continuare a sfruttarlo … (10)
Dio interviene direttamente a tutela del Suo gregge, quello che i pastori hanno trascurato, sfruttato e disperso: “Eccomi! Io stesso mi prenderò cura delle mie pecore e andrò in cerca di loro.”! (11)
Me ne occuperò Io … le cercherò, le ricondurrò, le recupererò dai diversi Paesi e li riporterò nella loro terra (12-13)
Le pascerò Io, cercherò per loro i pascoli migliori, le farò riposare in ovili confortevoli, si nutriranno in ricchi pascoli … (14-15)
Penserò io stesso a loro …
“Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, rafforzerò la malata …”
Ma non accetterò pecore intruse nel mio gregge, perché io stesso “distruggerò la grassa e la forte …” quelle estranee …
Il mio gregge lo: “… pascerò con giustizia”!
A questione è grave, le responsabilità dei pastori che non facevano i pastori porta al giudizio diretto di Dio ed Egli stesso tutela il Suo popolo, il Suo gregge!
Preghiamo per i pastori perché si prendano le loro responsabilità, perché svolgano con gioia il loro compito, perché resistano alle tentazioni e alla pigrizia …
Quando Dio interviene, i falsi pastori sono spacciati …