[02/05, 09:43] Sergio D’Ascenzo: Geremia 47:1-7
“Come potresti riposare? Il Signore le dà i suoi ordini …”
“[1] La parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia riguardo ai Filistei, prima che il faraone colpisse Gaza. [2] Così parla il Signore: «Ecco, delle acque salgono dal settentrione, formano un torrente che straripa; esse inondano il paese e tutto ciò che contiene, le città e i loro abitanti; gli uomini lanciano grida, tutti gli abitanti del paese urlano. [3] Per lo strepito degli zoccoli dei suoi potenti destrieri, per il rumore dei suoi carri e il fracasso delle ruote, i padri non si voltano verso i figli, tanto le loro mani sono divenute fiacche, [4] perché giunge il giorno in cui tutti i Filistei saranno devastati, in cui saranno soppressi i restanti ausiliari di Tiro e di Sidone, poiché il Signore devasterà i Filistei, ciò che resta dell’isola di Caftor. [5] Gaza è divenuta calva, Ascalon è ridotta al silenzio. Resti degli Anachim, fino a quando vi farete delle incisioni? [6] O spada del Signore, quando ti riposerai? Rientra nel tuo fodero, fèrmati e rimani tranquilla! [7] Come potresti riposare? Il Signore le dà i suoi ordini, le addita Ascalon e il lido del mare».
Era giunto il tempo della vendetta di Dio contro gli storici nemici di Israele e Giuda, i Filistei … Fin dai tempi dell’entrata nella terra promessa, erano stati una spina nel fianco ed una continua insidia …
Così in quel tempo di giudizio, quello durante gli anni del servizio di Geremia come profeta, non solo il popolo di Dio fu punito con “giusta misura”, ma fu anche la resa dei conti per i Filistei e poi per l’Egitto …
Prima di mandare gli egiziani contro di loro, a cominciare da Gaza, una loro importante città, Geremia spiega quanto terribile sarebbe stata la sorte dei Filistei …
L’invasione da parte degli egiziani sarebbe stata così violenta e massiccia, che: “i padri non si voltano verso i figli, tanto le loro mani sono divenute fiacche”! (3)
L’ira di Dio si volgeva così contro di loro, ma essi restavano ostinati nel loro peccato, continuando a sperare – inutilmente – nei loro dèi, facendosi incisioni per attirarne l’attenzione … (5)
Così Geremia, davanti a quella sequenza di profezie che preparavano a quei terribili eventi, chiede (6-7): “O spada del Signore, quando ti riposerai? Rientra nel tuo fodero, fèrmati e rimani tranquilla! Come potresti riposare? Il Signore le dà i suoi ordini …”.
Ci sarebbe stato un tempo in cui tutto quello che stava succedendo avrebbe avuto fine? Di certo non ancora …
Forse il tempo del giudizio o anche della punizione di Dio ci può apparire ‘esagerato’, ma dovremmo chiederci quanto esagerato è invece il nostro peccato, la nostra ostinazione in esso, la nostra idolatria …
Dobbiamo stare attenti a non confondere la misericordia e la pazienza di Dio con una Sua presunta tolleranza per il peccato … Come Dio va amato e servito, così va temuto, perché il Suo giudizio è certo ed inesorabile!