[17/04, 09:29] Sergio D’Ascenzo: Geremia 39:11-18
“Avrai salva la vita, poiché hai posto la tua fiducia in me’, dice il Signore …”
“[11] Nabucodonosor, re di Babilonia, aveva dato a Nebuzaradan, capo delle guardie, quest’ordine riguardo a Geremia: [12] «Prendilo, veglia su di lui e non fargli del male, ma compòrtati verso di lui come egli ti dirà». [13] Così Nebuzaradan, capo delle guardie, Nebusazban, capo degli eunuchi, Nergal-Sareser, capo dei magi, e tutti i capi del re di Babilonia [14] mandarono a prendere Geremia e lo fecero uscire dal cortile della prigione; lo consegnarono a Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, perché fosse condotto a casa; così egli abitò fra il popolo. [15] La parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini, mentre egli era rinchiuso nel cortile della prigione: [16] «Va’ e parla a Ebed-Melec, l’Etiope, e digli: “Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: ‘Ecco, io sto per adempiere su questa città, per il suo male e non per il suo bene, le parole che ho pronunciate, e in quel giorno esse si avvereranno in tua presenza. [17] Ma in quel giorno io ti libererò’, dice il Signore; ‘tu non sarai dato in mano agli uomini che temi; [18] poiché, certo, io ti farò scampare e tu non cadrai per la spada. La tua vita sarà il tuo bottino, poiché hai posto la tua fiducia in me’”, dice il Signore».
È stupendo ed anche incredibile ammirare il modo in cui Dio agisce anche nel Suo giudizio, nel mantenere le promesse e fare delle distinzioni fedeli, precise e giuste …
Pensavo agli atteggiamenti umani nel nostro tempo, quello dei capi delle nazioni, che nelle guerre super-tecnologiche hanno la pretesa di fare quelle che chiamano “operazioni chirurgiche” con i bombardamenti, con la pretesa di riuscire a colpire degli obiettivi militari, evitando i civili … In realtà, ogni bombardamento ammazza tanta gente innocente, a prescindere dal raggiungimento o meno degli obiettivi militari …
Ecco, Dio non è così, le Sue sono davvero ‘operazioni chirurgiche’ … Egli davvero fa esattamente quello che ha stabilito ed è fedele nel mantenere le Sue promesse, ma anche le Sue minacce!
In questo caso, lo dimostra sia con Geremia che con l’eunuco etiope, colui che aveva interceduto per il profeta, chiedendo al re di farlo tirar fuori dal fango della cisterna e salvargli la vita …
Nel racconto di Geremia notiamo particolari che dimostrano in modo chiaro l’agire potente e meticoloso di Dio …
Per esempio, Nabucodonosor, il grande conquistatore, re incontrastato dei caldei … anche se si trovava in Siria, si preoccupa di far sistemare il profeta e lo tratta con grande attenzione e rispetto … Non è evidente la mano di Dio in questo suo agire?
I poveri lasciati in Giuda, ricevendo terre e vigne, non era chiaro il disegno di Dio che tutela il povero, l’orfano e la vedova?
Tutta la corte caldea, rappresentando il re Nabucodonosor, dispone quindi che Geremia sia liberato, che sia trattato bene e che gli fosse fatto ciò che preferiva … Lo accompagnarono a casa, perché potesse vivere in pace in mezzo al popolo residuo in Giuda …
Ma non è finita qui, Dio non trascura nulla … Il Re dei re, che ha suscitato l’attenzione e il favore di Nabucodonosor verso Geremia, si ricordò di Ebed-Melec, l’etiope … Sì, quello sconosciuto a cui forse noi non avremmo dato alcuna considerazione, servo di Sedechia, che aveva interceduto presso il re perché Geremia fosse tirato fuori dalla cisterna dove stava morendo …
Sì, il Signore si ricordò di lui e gli dedicò attraverso Geremia una parola speciale … Nonostante fosse un servo della corte di Sedechia, quindi spacciato, non sarebbe morto ammazzato, né avrebbe subito il giudizio con gli altri … La sua vita sarebbe stata risparmiata dallo stesso Dio che lo aveva usato per preservare Geremia!
Perché Dio lo risparmiò? Per la sua nobile azione a favore di Geremia? No, quello era solo il risultato di una ragione più intima che Geremia racconta nella descrizione fatta da Dio stesso: “poiché hai posto la tua fiducia in me’, dice il Signore”!
L’etiope aveva evidentemente conosciuto la fede nel solo vero Dio che il suo stesso padrone, il re Sedechia, aveva invece tradito, facendo una brutta fine …
L’eunuco etiope aveva imparato a fidarsi di Dio e, temendoLo, aveva coraggiosamente affrontato il re, anche rischiando di subire le ire dei capi del popolo …
Dio non sì dimenticò di lui e gli salvó la vita …
C’è speranza per tutti … Non dobbiamo smettere di sperare nell’azione potente della Grazia di Dio … Essa non segue i nostri schemi, non salva chi ci sembra più ‘salvabile’, ma agisce sovranamente e misteriosamente …
Non so se avrei puntato sulla fede di un eunuco e pure straniero, eppure Dio lo fece, lo usò permil bene del profeta e lo ricompensò …