[19/03, 08:55] Sergio D’Ascenzo: Geremia 30:19-24

“Voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio …”

“[19] Ne usciranno ringraziamenti, voci di gente festante. Io li moltiplicherò e non saranno più ridotti a pochi; li renderò onorati e non saranno più avviliti. [20] I suoi figli saranno come furono un tempo, la sua comunità sarà stabilita davanti a me, e io punirò tutti i loro oppressori. [21] Il loro principe sarà uno di essi e chi li dominerà uscirà di mezzo a loro; io lo farò avvicinare ed egli verrà a me. Poiché chi disporrebbe il suo cuore ad avvicinarsi a me?”, dice il Signore. [22] “Voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio”». [23] Ecco la tempesta del Signore! Il furore scoppia, la tempesta imperversa, scroscia sul capo degli empi. [24] L’ardente ira del Signore non si placherà, finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni lo capirete.”.

Continua la meravigliosa descrizione, da parte di Geremia, della promessa di Dio che seguirà il tempo del Suo giusto giudizio …

In quel contesto di sofferenza e dolore, Dio rivolge la Sua parola ai Suoi (coloro che Lo riconoscevano e temevano, che accettavano dalla Sua mano il giusto giudizio per la deriva spirituale nella quale il popolo era finito, tradendo il patto col Signore, trasgredendo la Sua legge, vivendo nella malvagità e nell’idolatria) … Dio aveva parlato per incoraggiarli a vivere con accettazione e serenità il loro tempo dell’esilio, a sottomettersi ai Caldei, a impegnarsi per il bene dei luoghi in cui abitavano, a moltiplicare …
E ora sta spiegando cosa sarebbe successo alla fine di quel tempo …

Dio li avrebbe ristabiliti, sarebbe finito il tempo dell’umiliazione e anche della decimazione… Come in Egitto, al tempo dell’antica schiavitù, Dio aveva fatto in modo che le donne israelite fossero particolarmente fertili … Così sarebbe stato ora a Babilonia e dopo il ritorno “a casa” …
“Ne usciranno ringraziamenti, voci di gente festante. Io li moltiplicherò e non saranno più ridotti a pochi; li renderò onorati e non saranno più avviliti.”! (19)

E mentre Dio dà loro, attraverso Geremia, una parola di speranza, di restaurazione, di moltiplicazione, di pace e di gioia nel paese promesso ai loro padri … c’è una parentesi con la quale Dio ricorda loro che nessuno dei loro oppressori, caldei o altre nazioni che fossero, sarebbe restato impunito! (20) Ricordando così che quando Dio raccomanda di lasciare a Lui la vendetta, non lo fa certo per favorire l’ingiustizia, ma per applicare la Sua giustizia, anziché la nostra che sarebbe assetata più di vendetta che di altro …

Il versetto 21 è davvero particolare, perché parla di un principe del futuro che sarebbe stato uno di loro uno del popolo, un principe che avrebbe dominato fra di loro e sarebbe stato vicino a Dio, il cui cuore sarebbe stato particolarmente disposto verso Dio e il Signore sottolinea come questo è opera Sua, non qualcosa che derivi dall’essere umano … Francamente, mi ha fatto pensare al Messia, a Gesù, al principe che veniva dal popolo, discendente di Davide, davvero un principe del popolo … perché Gesù non è stato uno di corte, con tutti gli onori, distaccato … al contrario, era uno del popolo, in mezzo al popolo, che ha insegnato ai Suoi ad essere servo di tutti gli altri se si voleva primeggiare … un principe il cui cuore era ben disposto verso Dio … Chi più di Gesù?

Ancora una volta parole rassicuranti in questa promessa… voi sarete il mio popolo e io sarò vostro Dio, ancora una volta Dio ricorda il Suo furore, la Sua ira irresistibile … ma questa volta è rivolta contro i nemici del popolo, contro coloro che avevano fatto loro del male in quegli anni … quindi una parola meravigliosa di speranza, di gioia, di pace che li aspettava nel futuro, ma aspettava tutti coloro che temevano Dio, che Lo amavano, che si erano sottomessi alla volontà del Signore in quella fase di giudizio (22-24)

Nulla può impedire a Dio di realizzare il Suo disegno, questo doveva essere chiaro e certo nel cuore del popolo che ascoltava le parole di speranza annunciate da Geremia … Così come certo era il Suo giudizio contro tutti i loro oppressori!

Ma è anche una parola che fa capire come sia difficile spesso per il nostro cuore umano, limitato, misero capire la grandezza di Dio, la grandezza delle Sue espressioni, della Sua Parola … e soprattutto del Suo disegno! Questa difficoltà a capire è racchiusa nelle parole finali di questo brano, con le quali Dio ricorda che sì un giorno capirete, ma alla fine, quando i vostri occhi vedranno ciò che si è realizzato … perché la vostra fede è troppo piccola, i vostri occhi sono incapaci di vedere appieno la grandezza della Sua parola, della Sua promessa, della Sua profezia …
“Negli ultimi giorni lo capirete…” …

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Chiesa Evangelica Isola

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