[02/03, 08:55] Sergio D’Ascenzo: Geremia 25:15-29
“Io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti?”
“[15] «Infatti così mi ha parlato il Signore, Dio d’Israele: “Prendi dalla mia mano questa coppa del vino della mia ira e danne da bere a tutte le nazioni a cui ti manderò. [16] Esse berranno, barcolleranno, saranno come pazze, a causa della spada che io manderò in mezzo a loro”. [17] Io presi la coppa dalla mano del Signore e ne diedi da bere a tutte le nazioni a cui il Signore mi mandava: [18] a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi prìncipi, per abbandonarli alla rovina, alla desolazione, alla derisione, alla maledizione, come oggi si vede; [19] al faraone, re d’Egitto, ai suoi servitori, ai suoi prìncipi, a tutto il suo popolo; [20] a tutta la mescolanza di popoli, a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Ascalon, a Gaza, a Ecron e al residuo di Asdod; [21] a Edom, a Moab e ai figli di Ammon; [22] a tutti i re di Tiro, a tutti i re di Sidone e ai re delle isole d’oltremare; [23] a Dedan, a Tema, a Buz e a tutti quelli che si radono le tempie; [24] a tutti i re d’Arabia e a tutti i re della mescolanza di popoli che abita nel deserto; [25] a tutti i re di Zimri, a tutti i re di Elam, a tutti i re di Media [26] e a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni del mondo che sono sulla faccia della terra. Il re di Sesac ne berrà dopo di loro. [27] “Tu dirai loro: Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: ‘Bevete, ubriacatevi, vomitate, cadete senza rialzarvi più, davanti alla spada che io mando in mezzo a voi’. [28] Se rifiutano di prendere dalla tua mano la coppa per bere, di’ loro: Così dice il Signore degli eserciti: ‘Voi berrete in ogni modo!’ [29] Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti? Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra”, dice il Signore degli eserciti.”
Dopo aver precisato che al giudizio su Giuda, sul suo re e sul popolo, sarebbe seguita dopo 70 anni la promessa di Dio di ristabilire i Suoi nella terra che aveva dato ai loro padri … Seguono dichiarazioni di giudizio generalizzato che prima colpisce Giuda, ma poi si allarga a tutti i popoli pagani ai quali Dio certamente non promette alcuna tregua, alcuna fine, né dopo 70 anni, né mai!
Dalla coppa dell’ira di Dio avrebbero bevuto tutte le nazioni alla quali Egli mandava Geremia, subendo la spada mandata dal Signore e la loro completa distruzione! (15-17)
Il giudizio è generale, a macchia d’olio, per spandersi su tutta la terra, citando tutti i popoli allora conosciuti …
Sarebbero stati abbandonati: “alla rovina, alla desolazione, alla derisione, alla maledizione, come oggi si vede …” Gerusalemme, le città di Giuda, i suoi re e i suoi prìncipi, il faraone, i suoi servi e prìncipi, tutto il popolo, tutta la mescolanza di popoli, tutti i re del paese di Uz, del paese dei Filistei, Ascalon, Gaza, Ecron e Asdod; a Edom, a Moab e ai figli di Ammon; tutti i re di Tiro, di Sidone e delle isole d’oltremare; a Dedan, a Tema, a Buz e a tutti quelli che si radono le tempie; a tutti i re d’Arabia e a tutti i popoli del deserto; di Zimri, di Elam, di Media, tutti i re del settentrione, vicini e lontani, a tutti i regni del mondo che sono sulla faccia della terra e poi anche il re di Sesac! (18-26)
L’immagine di chi si ubriaca e non si rende conto della gravità e della miseria della propria condizione, che rotola nel proprio vomito, è forte e chiara … Ancora di più se si pensa che ciò che li ubriacava, li stordiva rendendoli incapaci di qualsiasi resistenza o decenza, era l’ira di Dio! (27)
Ubriacatevi, subite il mio giudizio e perfino chi tenti di rifiutare di bere sarà costretto a farlo: “Voi berrete in ogni modo!” (28)
Infatti il Signore precisa: Se comincio col punire la città sulla quale è invocato il Mio Nome … se comincio dai Miei … voi sperate forse di cavarvela, di avere una sorte migliore?
No, non succederà, non fatevi illusioni voi che avete goduto, provato piacere nel veder soffrire il mio popolo … No: “Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra”, dice il Signore degli eserciti!
Tendiamo, nella nostra miseria umana, a vedere le nostre sofferenze o i nostri nemici, coloro che ci fanno del male, semplicemente come una questione personale, ci sentiamo vittime e a volte desideriamo vendetta … Rifletto invece che, nella visione biblica delle cose, la questione è ben più grande, ci supera in modo enorme, incomprensibile …
Ancora oggi vediamo i grandi del mondo sbattere i pugni sul tavolo, pretendere di determinare il destino delle Nazioni ignorando Dio … Ma il Signore regna, ci giudica secondo le nostre azioni a cominciare dai Suoi …
Ma,.come ha promesso, non sarà ingiusto lasciando che gli empi, gli atei arroganti, scampino al Suo giudizio!
A Dio non sfugge nulla, ricordiamoci di sottomettere il nostro cuore e la nostra vita alla Sua volontà, poi lasciamo a Lui ogni vendetta e giudizio, a Suo tempo e a Suo modo …