[30/01, 10:17] Sergio D’Ascenzo: Geremia 16:18-21

“… questa volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; sapranno che il mio nome è il Signore”!

“[18] Prima darò loro una doppia retribuzione per la loro iniquità e per il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese, con quei cadaveri che sono i loro idoli ripugnanti, e hanno riempito la mia eredità delle loro abominazioni». [19] Signore, mia forza, mia fortezza e mio rifugio nel giorno dell’avversità! A te verranno le nazioni dalle estremità della terra e diranno: «I nostri padri non hanno ereditato che menzogne, vanità e cose che non giovano a nulla. [20] L’uomo dovrebbe farsi degli dèi? Ma già essi non sono dèi». [21] «Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; sapranno che il mio nome è il Signore».”.

Continuano i rimproveri di Dio attraverso Geremia, esprimendo il suo giudizio e affermando le tante abominazioni, le assurdità, il peccato, tutta la malvagità e l’idolatria del popolo di Giuda!

Perciò Dio decide di intervenire con il Suo giudizio e, questa volta, afferma di voler dare una doppia retribuzione per la loro colpa, per il loro peccato, perché non si sono preoccupati della volontà e della Legge di Dio, non solo sono stati infedeli in molti modi, ma hanno completamente profanato il paese, hanno accolto qualsiasi forma di idolatria, disseminando ovunque idoli come cadaveri (credo che il riferimento ai cadaveri sia dovuto al fatto che gli idoli non hanno vita).

Quella che una volta era l’eredità del Signore, cioè Giuda, l’hanno riempita di tali vergogne, delle loro follie… (18)

Quella che segue, nel verso 19, probabilmente è una preghiera di Ezechia nell’ambito del suo dialogo con Dio riguardo alla situazione di Giuda: “Signore, da te verranno le nazioni delle estremità della terra …”! Sì, perché Tu regni su tutto, Tu sei la mia forza, la mia fortezza e “rifugio nel giorno della avversità”!

Quant’è vero! Quelli che verranno da lontano … dovranno dichiarare che i loro idoli, quelli della loro fanciullezza, quelli che i loro padri hanno insegnato loro ad adorare, non sono altro che menzogna, sono vani, vuoti, inutili … cose che non servono a niente (19)

Che senso ha farsi degli dèi? Si è forse rinunciato alla propria capacità di pensare, alla propria razionalità, alla propria coscienza? Come si fa a costruirsi degli dèi sapendo che sono tali, cioè sapendo che sono ciechi, muti e sordi, incapaci di fare alcunché per noi … Come si fa? (20)

Perciò, ancora una volta, ecco spiegato il senso e la ragione del giusto giudizio di Dio su Giuda

Per queste ragioni, per queste follie, per questa ostinazione nel peccato, per la loro idolatria spudorata, senza senso … per tutto questo subiranno il mio giudizio (21): “Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; sapranno che il mio nome è il Signore”!

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Chiesa Evangelica Isola

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