“Introduzione a Geremia”.

“[1] Parole di Geremia, figlio di Chilchia, uno dei sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di Beniamino. [2] La parola del Signore gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l’anno tredicesimo del suo regno, [3] e al tempo di Ieoiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, sino alla fine dell’anno undicesimo di Sedechia, figlio di Giosia, re di Giuda, fino a quando Gerusalemme fu deportata, il che avvenne nel quinto mese.

Il Libro di Geremia è quello di uno dei cosiddetti profeti “maggiori” dell’Antico Testamento biblico, in quanto piuttosto consistente,nlungo come testo, a differenza dei “minori” più brevi.

È scritto in ebraico e, secondo l’ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la redazione definitiva del libro è avvenuta in Giudea nel V a.C., sulla base di oracoli precedenti attribuiti al profeta Geremia, attivo nel Regno di Giuda tra il 626-586 a.C. circa.

È composto da 52 capitoli e, oltre ai temi tipici dei profeti ebraici (fedeltà a Dio, disprezzo delle nazioni e degli idoli pagani), il tema specifico del libro è quello dell’invito alla sottomissione all’Impero neo-babilonese, non seguito dal re Ioiakim e dalla classe dirigente e che portò alla deportazione e all’esilio di Babilonia.
Dio, mediante Geremia, vuole annunciare al suo popolo la volontà che esso, scevro da ogni velleità di natura potente, sia un popolo fedele, completamente affidato alla sua paternità, sotto la quale possa vivere in armonia difendendo il diritto di tutti.

Il decreto di Dio circa la fine del Regno di Giuda, è proprio finalizzato all’adempimento di questo messaggio: la creazione, nel seno di Babilonia, di una comunità che, sottomessa al giudizio del Padre, possa svilupparsi nella continua ricerca del benessere di tutti. La deportazione farà ciò, facendo interiorizzare ai superstiti l’esperienza salvifica del Dio che li condusse fuori dalla schiavitù egiziana.

A questo punto l’escatologia e il messianismo prendono il sopravvento: si annunzia la fine della mediazione gerarchica tra Dio e gli uomini, la consacrazione di persone che collaboreranno col Signore alla guida del popolo e la totale realizzazione dell’Alleanza nella Gerusalemme Celeste.

Per quanto non sia facile riassumere il contenuto di un libro profetico, nel caso di Geremia l’impresa è in qualche modo facilitata dallo strettissimo legame con i grandi avvenimenti sociali e politici del suo tempo. Volendo semplificare in uno schema essenziale, per esigenza di studio, si fa comunque violenza al testo, nel tentativo di presentare gli episodi salienti nel loro ordine cronologico, piuttosto che in quello, talvolta contorto, con cui sono presentati nel testo stesso.

Se vuoi avere una più chiara panoramica del libro, inserisco qui l’indirizzo per poter vedere un piccolo, ma simpatico video della Bible Project di alcuni minuti che ne fa un ottimo riassunto.

Che Dio guidi anche queste meditazioni sulla Sua Parola …

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