Geremia 3:19-22
“Il Dio misericordioso non Si arrende davanti ai nostri miserabili fallimenti e ci offre il perdono …”.
“[19] Io avevo detto: “Quale posto ti darò tra i miei figli? Che paese delizioso ti darò? La più bella eredità delle nazioni!” Avevo detto: “Tu mi chiamerai: ‘Padre mio!’ E non smetterai di seguirmi”. [20] Ma proprio come una donna è infedele al suo amante, così voi mi siete stati infedeli, o casa d’Israele!», dice il Signore. [21] Una voce si è fatta udire sulle alture; sono i pianti, le suppliche dei figli d’Israele, perché hanno pervertito la loro via, hanno dimenticato il Signore, il loro Dio. [22] «Tornate, figli traviati, io vi guarirò dei vostri traviamenti!» «Eccoci, noi veniamo da te, perché tu sei il Signore, il nostro Dio.”.
Dio ricorda, nella profezia attraverso Geremia, nel Suo messaggio al popolo chr aveva scelto come Suo eletto, creato dal nulla, liberato dalla schiavitù secolare in Egitto, accompagnato nel pellegrinaggio del deserto per quarant’anni, finché non fosse morta quella generazione ribelle …
A questo popolo si rivolge con espressioni ironiche ed anche poetiche, il Signore dichiara quanto amore ha dimostrato a tale popolo: “Quale posto ti darò tra i miei figli? Che paese delizioso ti darò? La più bella eredità delle nazioni!” Avevo detto: “Tu mi chiamerai: ‘Padre mio!’ E non smetterai di seguirmi”.
E, invece, Israele si è comportato come chi si dimostra spudoratamente infedele verso chi l’ama! (19)
Allontanandosi da Dio hanno sentenziato e causato la propria rovina… e, con un’altra espressione poetica, Dio dichiara che nel popolo si sentono le grida del pianto dei figli d’Israele che piange per i mali che si è causato da solo, alza grida di aiuto, suppliche per la propria condizione disperata avendo “pervertito la loro via … dimenticato il Signore, il loro Dio.”!
A questo punto, se Dio fosse rimasto nella Sua giusta ira, il popolo sarebbe stato spacciato … Invece, ancora una volta, il Signore Si è dimostrato misericordioso, offrendo il Suo perdono a chi si pente del male fatto, della propria ribellione … (22)
Quindi Si aspetta dal popolo, che prende coscienza della immeritata misericordia ricevuta, che al pentimento segua un vero ritorno al Signore: “Eccoci, noi veniamo da te, perché tu sei il Signore, il nostro Dio”!
